Giampaolo: “Milanello straordinario, derby partita diversa. Vogliamo essere competitivi”

Marco Giampaolo, intervistato dal canale tematico rossonero, ha parlato delle sue prime impressioni nel giorno d’avvio del ritiro estivo

marco giampaolo AC Milan
Marco Giampaolo (Foto ACMilan.com)

Ieri è stato il giorno della presentazione alla stampa di Marco Giampaolo e del suo progetto tecnico che dovrà portare il Milan nuovamente a giocare bene e vincere.

Oggi il nuovo allenatore rossonero, nel primissimo giorno del ritiro estivo a Milanello, è stato interpellato da Milan Tv per dare le sue prime impressioni riguardo all’avventura come guida tecnica del Milan, squadra che finalmente gli ha dato l’opportunità di misurarsi con una grande piazza.

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News Milan, Giampaolo e le prime impressioni da tecnico rossonero

Giampaolo ha cominciato parlando dei tifosi e dell’ambiente di Milanello: “So che il Milan è una delle squadre più seguite al mondo, ha milioni di fan. Sto toccando con mano grandi sensazioni. Milanello è straordinario, il posto migliore per allenare. Qui si percepisce e si tocca con mano cosa vuol dire vincere. Ho voluto subito conoscere il giardiniere, la cura del campo è fondamentale”.

Interessanti le parole sul suo atteggiamento e il suo credo calcistico: “Cerco di essere sempre me stesso, senza recitare una parte. Parlo poco, per me conta molto di più il lavoro e cerco di instaurare un rapporto intellettuale con i calciatori. Li difendo a spada tratta, sono innamorato di loro e recupero chi deraglia. Sono fatto così, a volte è meglio chi parla meno, si comunica con gli atteggiamenti”.

Giampaolo si dice pronto anche per il derby, appuntamento che non vuole fallire: “Conosco bene quelle sensazioni, a Genova l’ho affrontato e per fortuna non ho mai perso. So che per i tifosi è una partita importante, decisa dai giocatori di qualità. La pressione è tanta, alla Samp ho rinunciato ai ritiri per evitare di mettere pressione prima dei derby”.

Infine un giudizio sul suo nutrito staff tecnico: “Mi avvalgo di tante persone 10-12 ragazzi che lavorano da mattina a sera. Mi preoccupa soprattutto lo stato psico-fisico dei miei giocatori. Io mi affeziono e mi innamoro dei miei giocatori. Ieri mi è stato chiesto di Paret, che ammiro tanto, lo stimo molto, ma ora sono al Milan e faremo tutti insieme le giuste valutazioni per costruire una squadra più competitiva possibile”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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