Milan, anche Maldini jr negli USA: continua l’ascesa del 17enne

International Cup Champions: c’è anche Daniel Maldini per il Milan. Il secondogenito del Dt Paolo continua a bruciare le tappe tra offerte e nazionale. 

Daniel Maldini
Daniel Maldini (©Getty Images)

Torunée Milan negli USA, spazio anche ad alcuni talenti della Primavera rossonera. Di cui uno in particolare: Daniel Maldini. Perché il secondo genico del Dt rossonero – evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola – continua a bruciare le tappe.

Ieri, infatti, Marco Giampaolo gli ha concesso anche diversi minuti nell’amichevole contro il Novara terminata 1-1. Esattamente il classe 2001 ha avuto a disposizione ben 15 minuti, in cui si è mosso da seconda punta, come gli è già capitato di fare con la formazione di Federico Giunti, nonostante sia un trequartista.

Maldini jr tra offerte e voglia di imparare

E la sua assenza per infortunio, in effetti, ha pesato tantissimo sul finale di stagione rossonero, con tanto di drammatica retrocessione nella Serie B. Con la 10 sulle spalle del resto, nel 2018-19, ha deliziato gli osservatori e trascinato i compagni, segnando 10 gol in 25 presenze tra campionato e Viareggio.

Ma nonostante la delusione per il verdetto dell’ultimo campionato, Daniel ha comunque attirato le attenzioni e dalla Serie B si è fatto avanti più di un club. E inoltre il figlio d’arte si è vestito d’azzurro proprio come nonno Cesare e papà Paolo, debuttando con la nazionale under 18 nello scorso marzo.

Il ritorno di un Maldini negli USA

E dopo aver deciso di accorciare le vacanze estive per recuperare quanto prima dall’acciacco fisico, Daniel si è presentato ulteriormente maturato e più strutturato sul piano fisico. Tanto da reggere il passo della preparazione dello staff di Giampaolo. Ciò che lo aiuta è l’atteggiamento tipico della sua famiglia: rispettoso, dal profilo basso e con grande voglia di imparare.

10 anni dopo, gli USA scoprono l’ultimo rampollo. L’ultima volta che un Maldini si esibì in America fu nel 2009. L’International Cup Champions non esisteva ancora, ma in compenso c’era il Diavolo di Carlo Ancelotti che girava il mondo per esibirsi in in amichevoli da un milione in partita.

 

Redazione MilanLive.it

 

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