Piatek: “Meglio due punte. Suso trequartista? Difficile, ma può farcela”

Piatek contento dell’arrivo di Giampaolo e del modulo 4-3-1-2, nel quale Suso viene schierato trequartista e deve servire assist proprio al polacco.

Krzysztof Piatek
Krzysztof Piatek (©Getty Images)

Krzysztof Piatek è chiamato ad una stagione di conferme, dopo aver stupito tutti in quella passata. Tra Genoa e Milan il centravanti polacco ha segnato a raffica, però adesso deve ripetersi e non è mai semplice.

Sarà molto importante per lui avere attorno una squadra in grado di rifornirlo di palloni con una certa continuità. Nella scorsa annata troppe volte lo abbiamo visto isolato e poco servito. Ci dovrà essere un grande lavoro di Marco Giampaolo nel trasmettere idee di gioco efficaci, ma anche della società nell’allestire un organico di qualità.

Milan, Piatek ha grandi motivazioni per la nuova stagione

Piatek ha rilasciato un’intervista a Milan TV spiegando che il lavoro estivo sta procedendo positivamente e che col tempo il gruppo sta apprendendo le idee dell’allenatore: «La preparazione sta andando molto bene. Spero che questa stagione vada meglio della scorsa. Stiamo lavorando bene e ora vogliamo fare una grande partita col Benfica. In allenamento siamo concentrati sulla tattica e sul nuovo sistema di gioco del mister. Giampaolo è molto professionale, c’è tanta tattica nei suoi allenamenti e ci spiega bene le sue idee di gioco. Vuole un gioco veloce, a uno o due tocchi. Ha bene in mente come far giocare la squadra».

Il bomber polacco dovrà spezzare la maledizione del numero 9, visto che dopo Filippo Inzaghi nessun altro ha veramente brillato con quella maglia: «E’ un privilegio indossare la maglia numero 9. Voglio far vedere le mie qualità, come ho fatto nella passata stagione, e spero di segnare molto. Posso giocare a una o due punte, avrò più chance e spero di giocare un calcio maggiormente veloce».

Piatek ha parlato anche alla Gazzetta dello Sport e ha fatto intendere che il modulo 4-3-1-2 di Giampaolo può essere ideale a lui: «Forse preferisco avere un compagno accanto. Un altro attaccante aiuta a creare spazi, da solo contro due difensori è più difficile».

Il centravanti rossonero è arrivato al Milan a gennaio 2019 dopo Lucas Paquetà, centrocampista brasiliano col quale ha mostrato buon feeling in campo: «Sì, ci intendiamo bene in campo. Sa come mi piace ricevere il pallone, quando darlo sui piedi e quando in profondità. Ci capiamo, è importante. Suso? Per lui credo sia un pochino più difficile. Jesus è un’ala, per giocare dietro le punte occorrerà fare lavoro specifico. Le qualità per riuscirci ovviamente le ha tutte».

 

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