Milan, per ora il bilancio è ok: ecco perché

Milan, acquisti spalmati su 5 anni e la plusvalenza di Patrick Cutrone che salva tutti: ecco perché il bilancio è ok

Boban Gazidis
Zvonimir Boban e Ivan Gazidis (foto acmilan.com)

Cinque acquisti per un totale di 83 milioni di euro: Rude Krunic per 8, Theo Hernandez per 20, Ismael Bennacer per 16, Léo Duarte per 11 e infine Rafael Leão per 28. Il tutto a fronte delle sole uscite di Patrick Cutrone per 18 milioni e Thiago Djalò per 5.

Scenario che porterebbe a pensare a un passivo di 59 milioni per Elliott Management Corporation, ma non è così. Come infatti svela Tuttosport oggi in edicola, c’è dietro un gioco di incastri economici e ammortamenti dei costi che cambia del tutto il quadro.

Milan, bilancio ok: i motivi

Quando si acquista un calciatore, la cifra che viene spesa va spalmata per gli anni di contratto che vengono fatti sottoscrivere all’atleta. E in questo caso tutti i nuovi acquisti hanno siglato accordi quinquennali, il che permetterà quindi di diluire la cifra impegnata su un lustro a livello di bilancio.

Le cessioni con relative plusvalenze, invece, vengono caricate per intero nell’esercizio di bilancio, ed ecco spiegato come il Milan, dal punto di vista economico, abbia potuto garantirsi con due cessioni un fronte d’investimento così ampio.

Nel bilancio 2019-20, la società iscriverà 23 milioni di plusvalenze generate dalle cessioni fin qui effettuate, mentre i cinque acquisti peseranno 16,6 milioni all’anno. Di fatto, con la sola cessione di Cutrone, ovvero una plusvalenza totale essendo un prodotto del vivaio, il Diavolo si è coperto il primo anno di ammortamenti dei cartellini.

Ma presto serviranno nuove cessioni

E’ diverso il discorso per quanto riguarda gli ingaggi, ma anche lì si sta andando verso un abbassamento del costo del personale. Non ci sono più gli stipendi pesanti di Tiémoué Bakayoko, Riccardo Montolivo, Ignazio Abate, Cristian Zapata e Andrea Bertolacci per esempio.

Ovviamente – conclude Ts – l’effetto positivo delle plusvalenze non si riverbera sui bilanci futuri e, di conseguenza, il Milan dovrà attuare altre cessioni che generino plusvalore e, al tempo stesso, avere un aumento sostanziale dei ricavi. Ma una cosa è certa: per ora il bilancio è ok, e a Nyon possono prendere nota.

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