Piatek, la cura è la Polonia: c’è un precedente benaugurante

Piatek è impegnato con la Nazionale e cerca un gol per sbloccarsi. C’è un precedente benaugurante per il Milan.

Krzysztof Piatek
Krzysztof Piatek (©GettyImages)

Krzysztof Piatek non è riuscito ancora a lasciare il segno in questo inizio di campionato, né durante l’estate. Malissimo contro l’Udinese con soli 18 palloni toccati, meglio contro il Brescia quando entrato in campo al posto di André Silva.

Dall’85’ in poi, il Milan ha avuto quattro occasioni da gol per segnare il 2-0 e chiudere la partita: tre di queste sono capitate sul piede del polacco, che si è visto parare un tiro a botta sicura praticamente sulla linea. Non manca quindi la sfortuna, oltre agli sfottò dei compagni: “Perché non cambi quella 9?“, gli hanno detto dopo la partita, come ha rivelato lui stesso nell’intervista ad un quotidiano polacco.

Piatek, il gol è nell’aria

Insomma, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il gol è praticamente nell’aria e prima o poi arriverà. L’ultima rete risale al 19 maggio scorso contro il Frosinone a San Siro; siccome al rientro il Milan giocherà al Marcantonio Bentegodi contro l’Hellas Verona, per ritrovare l’ultimo gol in trasferta del Pistolero bisogna arrivare al 6 aprile in JuventusMilan: fu suo il gol che portò in vantaggio i rossoneri nel primo tempo.

Nel pre campionato non è riuscito a lasciare il segno, così come nelle prime due giornate. Adesso però c’è la Polonia, la miglior cura per Piatek. Come ricorda la Gazzetta, c’è un precedente benaugurante per il Milan: nello mese di marzo il polacco segnò soltanto un gol, una rete con la maglia della Nazionale lo riportò sulla retta via. La speranza è che adesso possa succedere lo stesso.

I rossoneri hanno bisogno dei gol di Piatek, sensazionale lo scorso anno con 30 gol alla sua prima esperienza in Serie A. Ha rischiato addirittura di entrare nella storia come primo giocatore a raggiungere la doppia cifra con due squadre diverse nella stessa stagione. Non ci è riuscito per poco. Giampaolo lo considera al centro del suo progetto, nonostante la panchina contro il Brescia. Ante Rebic e Jesus Suso lo aiuteranno nel tridente ad incidere.

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