Mirabelli: “Milan, basta vivere di passato. Mercato non adatto a Giampaolo”

News Milan: Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo rossonero, ha commentato il difficile momento della squadra di Marco Giampaolo. Critica la società.

Massimo Mirabelli
Massimo Mirabelli (©Getty Images)

Massimiliano Mirabelli è stato il direttore sportivo protagonista della campagna acquisti più dispendiosa nella storia del Milan. Infatti, nell’estate 2017 furono investiti oltre 230 milioni di euro.

Gli innesti presi allora hanno complessivamente deluso se guardiamo la situazione odierna. Pochi si salvano, è un dato di fatto. Qualcuno è già stato ceduto e altri sono tuttora in organico. Quelle che sembravano buone operazioni si sono rivelate, invece, dei flop. E’ sotto gli occhi di tutti.

News Milan: Mirabelli su Giampaolo, dirigenza e squadra

Mirabelli ieri sera è intervenuto a Top Calcio 24 e ha avuto modo di commentare la difficile situazione attuale del Milan. Nel suo mirino soprattutto la dirigenza, colpevole di non aver ben operato sul mercato: «Non me l’aspettavo. C’è una società forte e Giampaolo è un bravo allenatore. Ma quando decidi di ingaggiarlo devi conoscere il suo gioco e che lui utilizza sempre il modulo 4-3-1-2. Servono i giocatori idonei per fare bene. Forse non è stato effettuato un mercato consono a quello che voleva l’allenatore».

L’ex direttore sportivo rossonero sottolinea che le scelte in sede di campagna acquisti non sono state quelle adatte per permettere a Giampaolo di mettere in pratica la sua filosofia di gioco: «La squadra è costruita per il 4-3-3, che per Giampaolo è una forzatura dato che non ha gli uomini per adottare il suo modulo. Così fatica a fare il suo gioco. La squadra non è stata costruita in linea con il gioco di Giampaolo».

Mirabelli successivamente aggiunge altre considerazioni riguardanti il futuro del Milan: «Per tornare il Milan bisogna smetterla di vivere di passato, ma pensare solamente al presente. Io in undici mesi ho sentito solo le ‘bandiere’, io vedo la Juve che stravince con manager e non con bandiere. Simile l’Inter. Il Milan ha vinto tanto, ma se vuole mettersi in corsa, deve guardare più alle cose concrete al presente senza pensare che devi avere allenatori o dirigenti solo perché sono stati al Milan».

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