Gandini: “Elliott ha un obiettivo per il Milan. Momento giusto per Pioli”

Umberto Gandini ha rilasciato importanti dichiarazioni sul Milan attuale. Dalle decisioni della proprietà, ai dirigenti, fino al cambio di allenatore: ecco l’intervista. 

Umberto Gandini
Umberto Gandini (©Getty Images)

Umberto Gandini è stato un ex dirigente del Milan per tanti anni. Ha ricoperto diversi ruoli dal 1993 al 2016: da direttore sportivo a team manager, durante gran parte della gestione Berlusconi.

Nel 2016 è stato amministratore delegato della Roma, salvo poi annunciare la risoluzione consensuale del contratto nel settembre 2018. Oggi ha rilasciato un’intervista a Radio 24, durante la rubrica “Tutti Convocati“. Ha parlato del Milan attuale, dell’esonero di Marco Giampaolo, l’arrivo di Stefano Pioli; ma anche della proprietà Elliott e dell’ad rossonero Ivan Gazidis.

Gandini: “Ecco l’errore di Giampaolo. Momento giusto per Pioli”

Anzittutto sul cambio in panchina con Pioli al posto di Giampaolo: Pioli è arrivato al momento giusto. È un professionista, come lo era Giampaolo. Arriva in una squadra che ha un valore, secondo la società, più alto rispetto alla classifica”.

Nello specifico sull’allenatore esonerato: Giampaolo si è messo in discussione da solo. Tutti ricordiamo la partita di Udine: dopo aver perso una partita inguardabile ha detto di aver chiesto ai giocatori cose che non gli potevano dare, poi ha perso 4 partite nelle prime 7…”. 

Milan, Gandini su Elliott e Gazidis

Per Gandini non può esistere il paragone, al momento, con il vecchio Milan: “Non si può paragonare il Milan attuale con quello di qualche anno fa. E’ una squadra che gioca per essere tra le prime, non necessariamente le prime tre… è in competizione con altre 4/5 squadre che hanno una rosa di valore molto simile”.

Sulla proprietà Elliott: “Il Milan ha una proprietà diversa da tutte le altre che conosciamo. Elliott è un fondo e ha obiettivi diversi da quelli di tutti gli altri proprietari. Loro vogliono ‘ristrutturare’ il Milan per poi venderlo e far fruttare al massimo il loro investimento”. 

Infine sull’amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis: “Conosco Gazidis da molti anni, gli avevo detto subito che fare l’AD in Italia sia molto diverso che farlo in Inghilterra e che ci avrebbe dovuto mettere la faccia. Adesso finalmente ha deciso di farlo“.

 

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