Milan, che beffa. Ma la strada è quella giusta

Milan-Lecce 2-2, esordio beffa per Stefano Pioli ma i segnali positivi sono molteplici. Per un tempo il Diavolo ha espresso il suo miglior calcio della stagione. 

Milan-Lecce
Milan-Lecce (©Getty Images)

Una beffa clamorosa a San Siro, ma la strada è quella giusta. La Gazzetta dello Sport non ha dubbi: il Milan avrebbe meritato di vincere. Sia per l’intensità vista in campo, ma anche perché per un tempo ha espresso il suo miglior calcio di questa stagione.

La cura di Stefano Pioli, quindi, ha sortito i primi effetti. La squadra si è divertita, si è visto un Hakan Calhanoglu totale e si è finalmente ritrovato il vero Krzysztof Piatek. Se non fosse stato per gli unici due blackout del match, il Diavolo avrebbe portato a casa i tre punti.

Quella di Pioli, in ogni caso, è già una rivoluzione. Mentale e tattica. Dal trequartista di Marco Giampaolo, a una base con 4-3-3 e 3-2-2-3 in fase di possesso col neo tecnico rossonero. L’idea di avere cinque uomini in attacco, e così Theo Hernandez è stato praticamente un attaccante aggiunto con Andrea Conti rimasto invece bloccato nel terzetto difensivo.

Con Lucas Biglia e Frank Kessie davanti alla difesa, la chiave è stata la coppia di trequartisti: non tanto Lucas Paquetá a sinistra, poi sostituito, ma Calhanoglu che ha toccato palloni in tutte le zone del campo ed è stato determinante in fase offensiva. Se il Milan non riesce a chiudere la gara è perché Leão, spettacolare nel dribbling in velocità, non vede la porta in più occasioni.

Ora Pioli avrà una duplice sfida: far convincere Leão e Piatek e sistemare la difesa. Perché se i primi 45’ sono uno spettacolo di possesso, manovra e verticalizzazioni, nella ripresa il caso è evidente. Ma sia chiaro: il Milan non vince ma Pioli comunque è promosso. E i primi segnali sono evidenti e confortanti. 

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