Pagni: “Elliott vs Boban-Maldini: accuse reciproche, è guerra fredda”

Luca Pagni, giornalista molto attento alle cronache rossonere, ha redatto il suo ‘bollettino’ riguardo agli scontri interni in società.

Paolo Maldini e Zvonimir Boban
Paolo Maldini e Zvonimir Boban (©Getty Images)

La situazione in casa Milan è più delicata del previsto. Il club rossonero sta cercando di uscire da un momento storico complicato come poche altre volte nella storia.

I risultati tardano ad arrivare, le scelte su mercato e allenatori non sembrano pagare, senza dimenticare anche il ‘rosso’ di bilancio che pesa come una spada di Damocle sul capo della società di via Aldo Rossi.

Il tutto è aggravato dai rapporti evidentemente non idilliaci tra dirigenza e proprietà; da una parte Elliott Management, il fondo statunitense che sta cercando di valorizzare l’asset Milan. Dall’altro Paolo Maldini e Zvonimir Boban, dirigenti ed ex campioni che continuano a chiedere investimenti maggiori per migliorare la qualità della rosa.

Il giornalista Luca Pagni, sempre molto attento alle cronache del Milan, ha pubblicato il suo consueto ‘Bollettino’ per spiegare che è in atto una sorta di guerra fredda all’interno del club: “Emerge in maniera lampante, la freddezza nei rapporti tra il proprietario e i due dirigenti più rappresentativi. La si potrebbe definire “incompatibilità di carattere”. Elliott accusa Boban-Maldini di aver sbagliato a costruire la squadra e, quindi, a scegliere i giocatori. I due ex campioni, accusano Elliot non aver acconsentito ad acquistare giocatori di livello perché al di fuori del budget per spesa e ingaggio”.

Uno scambio di accuse che non fa bene all’umore e all’ambiente. La possibile soluzione è quella di intervenire sul mercato a gennaio prossimo: “La soluzione più ovvia è intervenire a gennaio: servono due giocatori di esperienza che siano anche leader: ma il mercato invernale è per sua natura complicato, difficile trovare buone occasioni. Si rischia di aggiungere errore ad errore. Se poi non c’è comunione di intenti e non verrà messa la parola fine – almeno fino a giugno – alla guerra fredda tra Elliot e Boban/Maldini (come fece con coerenza e “spirito di servizio” Gattuso l’anno scorso), il Milan è già condannato a una stagione di triste mediocrità”.

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