Milan, attacco in crisi: numeri da retrocessione

Grossi problemi per i rossoneri in fase d’attacco: la squadra ha segnato davvero troppo poco nelle prime undici giornate di campionato.

Piatek Milan
Krzysztof Piatek (©Getty Images)

Tanti i problemi attuali del Milan, tra prestazioni insufficienti, risultati che tardano ad arrivare e individualità evidentemente sopravvalutate.

Ma uno dei maggiori crucci riguarda l’attacco: il Milan ad oggi ha numeri da zona retrocessione per quanto concerne le reti realizzate in stagione. In undici partite di campionato i rossoneri hanno segnato soltanto undici gol.

Una media scarsa di un gol a partita, troppo poco per una squadra che è partita per arrivare tra le prime quattro in Serie A e ritrovare la qualificazione in Champions League che manca da troppi anni.

In particolare Krzysztof Piatek, il bomber tanto acclamato nella scorsa stagione e costato 35 milioni di euro, ha racimolato lo scarso bottino di sole tre reti in campionato finora, di cui due su calcio di rigore.

Numeri e cifre che fanno preoccupare non poco Stefano Pioli e l’intero ambiente rossonero: i singoli stanno deludendo e non mancano le difficoltà nella costruzione del gioco, anche per gli scarsi rifornimenti offensivi.

Suso è troppo discontinuo, Calhanoglu si accende a scatti mentre gli altri esterni della rosa (Rebic, Castillejo e Bonaventura) devono disimpegnarsi tra problemi muscolari e adattabilità al nuovo sistema di gioco.

Il Milan ha il sesto peggior attacco del campionato, un dato che fa rabbrividire: soltanto un anno fa, sotto la guida di Rino Gattuso, la squadra aveva segnato 20 gol in undici gare. E pensare che Gonzalo Higuain era considerato già un flop.

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