Manchester, Istanbul, Atene: Maldini racconta le finali da capitano – VIDEO

Paolo Maldini AC MILAN
Paolo Maldini (foto ACMilan.com)

Paolo Maldini è una delle leggende più importanti della storia del Milan e del calcio. Ciò che ha fatto con la maglia rossonera rimane qualcosa di straordinario, considerando anche che prima di lui pure papà Cesare fu capitano e alzò la Coppa dei Campioni.

In un’intervista concessa alla UEFA, l’attuale direttore tecnico del club ha esordito parlando proprio della dinastia Maldini: «Dal 1954 ad oggi credo ci siano stati veramente pochi anni nei quali un Maldini non facesse parte di questo club. Prima mio papà come giocatore, allenatore e vice di Rocco. Poi io sono entrato nel settore giovanile nel 1978 e quando ho chiuso la carriera nel 2009 sono arrivati anche i miei figli, che hanno continuato ad indossare questa maglia».

Paolo ha ricordato di essere stato un difensore abile a ricoprire tutti i ruoli della retroguardia quando giocava: «In carriera ho giocato in tutte e quattro le posizioni della difesa. Ero ambidestro con una tendenza ad usare maggiormente il destro rispetto al sinistro, ma ho dovuto lavorare. La cosa bella del calcio è che fino a 40 anni puoi migliorare tecnicamente. Una delle mie caratteristiche è aver raggiunto determinati risultati in tutte e quattro le posizioni della difesa».

Maldini successivamente ha parlato dei trionfi in Champions League, in particolare di quello del 2003 contro la Juventus all’Old Trafford di Manchester: «La cosa bella del Milan è che ci sono dei ricorsi storici. Siamo stati senza finali per otto anni, poi delle 19 partite giocate quella fu la peggiore. Ma l’importanza della gara ha fatto sì che lo spettacolo fosse al massimo livello».

La finale del 2005 persa a Istanbul contro il Liverpool fu molto dolorosa per come arrivò. Lui aveva segnato il gol del vantaggio dopo pochi minuti e a fine primo tempo il Milan conduceva 3-0. Poi sappiamo com’è andata. Paolo ricorda così: «La partita più difficile tra le finali giocate. La mia rete rimane la più veloce in una finale di Champions League. Il calcio è imprevedibile e le cose non sono mai scontate, è anche la bellezza di questo sport. Mi fa ridere che ho giocato 8 finali vincendone 5 e questa è forse la più ricordata. Ha sicuramente lasciato un segno importante. Eravamo favoriti e giocammo molto meglio, avevamo tenuto in mano il gioco ed eravamo stati sempre pericolosi. Fu doloroso, ma quando accetti le cose poi è più facile avere un’altra chance».

Nel 2007 ad Atene il Milan ebbe l’occasione per vendicarsi di quella serata amara in Turchia. Infatti, la squadra allora guidata da Carlo Ancelotti ritrovò il Liverpool in finale e riuscì a vincere 2-1 con Maldini che fisicamente non stava bene: «Inizio stagione difficoltoso, ho preso così tanti anti-infiammatori e anti-dolorifici che sinceramente della partita mi ricordo poco. L’inizio, il gol di Inzaghi, la fine e un po’ della festa. Una cosa divertente è che tre giorni dopo mi sono operato e quando ero nel dormiveglia mi chiedevo se avessi vinto o perso. Dopo qualche secondo di panico mi ricordavo della vittoria e mi riaddormentavo tranquillo».

Infine è tornato a parlare della dinastia Maldini nel Milan, qualcosa di unico: «E’ nato nel 1978 e non è ancora chiuso. Il fatto che un Maldini da metà anni Cinquanta ad oggi sia stato presente con almeno un componente della famiglia dice tutto».

Di seguito il video con tutte le dichiarazioni di Paolo Maldini.

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