Nocerino: “Milan, con Ibrahimovic svolti. Champions ancora possibile”

Milan, intervista ad Antonio Nocerino. L’ex centrocampista spiega i motivi della crisi rossonera e trova in Zlatan Ibrahimovic la soluzione a ogni problema. 

Antonio Nocerino e Zlatan Ibrahimovic Milan
Antonio Nocerino e Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

Zlatan Ibrahimovic e il Milan, parla Antonio Nocerino. L’ex centrocampista del Diavolo, esaltatosi in rossonero grazie agli assist del campione svedese, ha commentato ai microfoni di Tuttosport il possibile ritorno di Ibra. 

Prima però si parte da un altro quesito: perché il Milan sta faticando parecchio? Questo il parere del 34enne napoletano: “A mio avviso il Milan si era ripreso con Gattuso. Perché Rino aveva dato stabilità e anche risultati. Quest’anno ci sono stati diversi problemi che hanno portato a questo punto, al cambio di allenatore e la classifica brutta ne è lo specchio. C’è bisogno che tutti reagiscano e si compattino”.

Pochi dubbi su come intervenire nella sessione invernale: “Io prenderei giocatori esperti, un usato sicuro. Gente che sappia entrare nel gruppo e prendersi le responsabilità sulle spalle. Servono giocatori pronti, che non hanno paura dell’importanza della maglia e che conoscano il campionato italiano”.

Un identikit che risponde a un nome in particolare, Ibrahimovic appunto: “Io penso che uno come lui possa aiutare i giocatori che ha intorno, perché è un campione incredibile. Porta tanta personalità, è molto esigente e a mio avviso può essere un grande valore aggiunto. Lui pretende tanto e ti porta a dare tanto. Oltre a lui prenderei altri due giocatori che possano cambiare la mentalità ed eliminare la sensazione del non accontentarsi”.

Champions ancora possibile secondo Nocerino: “Io spero proprio di sì. Probabilmente in molti pensano che, ad oggi, arrivare in Europa League sia l’obiettivo più alla portata, ma se il Milan facesse un filotto di vittorie, inizierebbe a risalire in maniera importante. Adesso il Milan si deve allontanare dalla zona calda, perché l’ambiente non è abituato a vivere quella parte della classifica. Prima si esca dalle sabbie mobili e poi si pensi a guardare in alto”.

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