Illusione Milan: Diavolo schiantato, guarigione ancora lontana 

Solo un’illusione. Le vittoria di Bologna e Parma avevano fatto sperare in una crescita, e invece niente da fare: la gara di Bergamo rimette a nudo limiti e criticità incommensurabili. 

Alessio Romagnoli e Andrea Conti
Alessio Romagnoli e Andrea Conti (©Getty Images)

Il Milan ha soltanto illuso tutti. Niente guarigione con la cura di Stefano Pioli. Nessuna resurrezione. La gloria dura appena 180 minuti, poi è già contrordine: prima la frenata col Sassuolo, poi la tremenda e grave caduta di ieri dalla quale sarà dura riprendersi.

Come infatti evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il Diavolo aveva ingannato tutti. Aveva dato l’impressione di essersi ripreso. Di essere uscito dal tunnel. Invece una Dea stratosferica l’ha riportato alla dura realtà con cinque sberle che ora potrebbero portare a un contraccolpo devastante.

Come inoltre evidenzia il quotidiano, c’è anche della poesia in questa roboante vittoria di Bergamo: è la rivincita della provincia nei confronti della capitale. La ribellione della succursale alla sede centrale considerando anche i diversi affari. Ma più di ogni altra cosa è il trionfo delle idee, quelle che stanno permettendo ai bergamaschi di riscrivere la propria storia e che invece stanno man mano affondando il Milan.

Così la squadra di Gian Piero Gasperini schianta il Milan e mette a nudo tutti i limiti e i difetti. I rossoneri non ci hanno capito niente ieri allo stadio Atleti Azzurri d’Italia: persi tutti i duelli individuali, sempre secondi sulle seconde palle. La formazione di Pioli ha tenuto botta a fatica solo un tempo, poi nella ripresa la mossa vincente: Alejandro Gomez riportato a centrocampo, Ruslan Malinovskiy avanzato e Josip Ilicic libero di esprimere il proprio estro. Da lì il Milan si è precipitato. In campo e in classifica.

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