Braida: “Senza Ibrahimovic sono guai. Messi? Lo vedrei bene al Milan”

Ariedo Braida si esprime sulla sconfitta del Milan nel derby contro l’Inter e anche sull’eventuale futuro di Lionel Messi lontano da Barcellona a fine stagione.

ariedo Braida
Ariedo Braida (foto acmilan.com)

Ariedo Braida è un dirigente che può vantarsi di aver lavorato sia nel Milan che nel Barcellona. La sua avventura rossonera è durata quasi trent’anni, mentre quella in Catalogna quattro.

Adesso il dirigente friulano è libero, in attesa di un progetto interessante nel quale essere coinvolto. Intanto oggi ha parlato a Radio Anch’io Sport del derby perso dalla squadra di Stefano Pioli contro l’Inter: «Speravo in una vittoria del Milan dopo quel primo tempo meraviglioso, ma nel calcio bisogna accettare ogni risultato. Se non ci fosse Ibrahimovic, sarebbero guai seri… Però resto fiducioso, i rossoneri torneranno».

Messi e l’addio al Barcellona: parla Braida

A Braida è stato domandato anche del possibile addio di Lionel Messi al Barcellona, dove sta avendo dei contrasti con il direttore sportivo Eric Abidal: «A Barcellona sta troppo bene con la sua famiglia e vedo complicato un trasferimento altrove. Però nel calcio tutto è possibile e dunque non bisogna escludere niente. Chi può permetterselo? Dipende dai fatturati. Big inglesi e forse qualcuna italiana. Si tratta di un giocatore molto costoso per via dell’ingaggio altissimo che percepisce».

All’ex direttore sportivo blaugrana viene chiesto se veda Messi meglio all’Inter o alla Juventus. Lui risponde così: «Al Milan (ride, ndr). La squadra migliore sarebbe il Milan per lui, lo dico da milanista. Serve un giocatore dalla forte personalità, come è Ibrahimovic. Ma sono Juve e Inter le squadre che potrebbero prenderlo, al momento sono più attrezzate».

Già è complicato immaginare il fenomeno argentino lontano da Barcellona, figuriamoci al Milan. Infatti, Braida ha risposto ironicamente sull’ipotesi rossonera visto che il club oggi non può permettersi un giocatore del genere e lui stesso ha altre ambizioni. Peccato, perché una volta il Diavolo in cui ha lavorato lui una volta attirava campioni del genere.

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