Fiorentina-Milan, Iachini: “Serve la partita perfetta. Occhio a Ibra e Rebic”

Giuseppe Iachini
Giuseppe Iachini (©Getty Images)

Domani allo stadio Artemio Franchi di Firenze interessante sfida di campionato tra Fiorentina e Milan. Due squadre che hanno grande voglia di vincere.

Giuseppe Iachini oggi è intervenuto in conferenza stampa per parlare proprio della partita: «Il Milan è una squadra forte, e oggi ancora più forte perché Pioli ha dato una nuova impronta tattica e una mentalità di un certo tipo. Una squadra organizzata che ha inserito da gennaio due giocatori molto importanti, Ibrahimovic che è un fenomeno, ha gli occhi dietro alla testa, fa gol e fa fare gol. Poi anche Rebic che è un ragazzo che in questo momento tutto ciò che tocca diventa oro. Dovremo fare una partita perfetta di squadra in fase di non possesso e di possesso».

Iachini in conferenza stampa pre Fiorentina-Milan

L’allenatore viola è molto amico di Stefano Pioli, tecnico del Milan, e ha parlato anche di questo argomento: «C’è un grande rapporto, abbiamo vissuto 7 anni insieme tra Verona e Fiorentina. Tante pagine insieme di crescita professionale e umana. Un rapporto di stima, amicizia e affetto, ogni volta è sempre bello rivedersi. Esperienze di vita dentro e fuori dal campo. Ogni volta che lui allena una squadra faccio il tifo che possa far bene, e penso che la cosa sia reciproca. Per quello che è stato il percorso di vita insieme».

Iachini conferma che il Milan è un gruppo decisamente migliorato rispetto alla partita di andata, vinta dalla Fiorentina 3-1 a San Siro: «Il Milan rispetto all’andata è cambiato, hanno aggiunto Ibrahimovic, Pioli ha ridato una nuova organizzazione alla squadra. Non guardo mai a cosa è successo in passato. Ogni partita è motivo per poter far punti, in casa e fuori casa».

L’allenatore della Fiorentina ha speso parole positive per Patrick Cutrone, ex attaccante rossonero che cerca rilancio a Firenze: «Dopo 7 mesi particolari, in naftalina, può essere delicato riprendere un certo tipo di discorso. Ci darà una grande mano, non è vero che è solo un attaccante da area di rigore. Sa attaccare gli spazi e la profondità, è un attaccante moderno. Gli attaccanti da area di rigore non esistono più, non giocherebbero nel calcio di oggi. Stiamo lavorando su di lui, è chiaro che deve ritrovare uno smalto giusto. Sette mesi in naftalina sono per tutti particolari, ci vuole qualche settimana di tempo».

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