Calabria: “Felice al Milan. Kakà e Maldini idoli. Vi racconto Ibra”

Davide Calabria
Davide Calabria (©Getty Images)

Davide Calabria oggi è stato protagonista della diretta Instagram della nota influencer Giulia Salemi, che lo ha sottoposto ad alcune domande personali e ad altre dei follower. Tanti temi affrontati.

La situazione al Milan: «Sono anni difficili con tanti cambiamenti di proprietà, dirigenti, allenatori e giocatori. Non è facile. Berlusconi? C’è sempre affetto nei suoi confronti, ha fatto tanto per la squadra. Ma adesso bisogna guardare avanti e spero che riusciremo a finire alla grande la stagione si ripartirà».

Il trasferimento in rossonero: «Potevo scegliere tra Brescia, Atalanta e Milan. Abbiamo scelto il Milan perché tutta la mia famiglia è rossonera. Anche se fisicamente era più scomodo spostarsi, dato che sono di Brescia, al cuore non si comanda».

Juventus-Milan di Coppa Italia: «Eravamo a Torino, abbiamo cenato e verso le 21.30-22 ci è stato comunicato che non avremmo giocato, quindi siamo rientrati. Era una situazione di incertezza, nell’ultimo periodo non si sapeva se avremmo giocato. Mentalmente eravamo spiazzati, è stato un periodo difficile».

I contatti col resto della squadra: «Abbiamo una chat di gruppo nella quale ci scriviamo».

Dove gli piacerebbe giocare se non fosse al Milan: «Non so, finora sto bene qui. Sono sempre stato tifoso. Ci sono state richieste, ma per adesso il club non ha mai voluto saperne niente. Erano contenti di quello che facevo. Poi non si sa mai, nel calcio da un giorno all’altro può cambiare tutto».

Com’è Zlatan Ibrahimovic: «Scrive nella chat di gruppo. In allenamento è molto duro, fuori è veramente simpatico. E’ un campione vero che sa giocare anche sul suo personaggio. Il suo arrivo ha portato tanta energia perchè è un fenomeno e un professionista vero che porta anche a chi è in squadra a rendere di più. E’ un leader ovviamente. E’ un talento unico che ha portato tantissimo e che ci ha aiutato tantissimo. Il suo arrivo è stato bellissimo».

Il suo idolo: «Ho sempre avuto Paolo Maldini come punto di riferimento, essendo cresciuto come milanista. Poi c’è Kakà che è stato un mio idolo. Non sono un malato di calcio, non seguo tutti i giorni. È una passione cresciuta nel tempo, non mi piace guardare tutte le partite. Gli idoli comunque sono Maldini e Kakà».

Il primo gol segnato contro la Roma allo stadio Olimpico: «Emozione bellissima, un gran gol e abbiamo anche vinto. Pure contro il Napoli mi ha emozionato, dato che i difensori hanno poche occasioni».

Compagno col quale va più d’accordo: «Da tanti anni sono in squadra con Donnarumma, già dal settore giovanile. Vado d’accordo con tate persone, dopo un po’ diventa come una famiglia. Ci si vede anche fuori dal campo, siamo uniti».

Le partite che ricorda maggiormente da tifoso e da giocatore: «Sicuramente da tifoso la finale di Liverpool del 2007 con il Liverpool perché non capita spesso di affrontare uno stesso avversario due anni dopo e poi vincere la Champions. Da giocatore ce ne sono tante, sicuramente quella dell’esordio e quella del primo gol.».

Theo Hernandez: «E’ un grandissimo giocatore, anche fuori dal campo è simpaticissimo e bravissimo. Ora si è ambientato molto bene, all’inizio a causa della lingua ha faticato un po’ ma gli altri spagnoli lo hanno aiutato».

Se giocherebbe mai nella Juventus: «La Juventus è un grande club ma ora sono al Milan e sono contentissimo».

Il più forte giocatore con cui ha giocato: «Ho avuto la fortuna di allenarmi con Kakà e Robinho ed erano fenomenali con il pallone tra i piedi. Quindi dico loro due».

Mister Stefano Pioli: «Mi trovo bene, ci ha aiutato a superare un momento negativo da cui arrivavamo. Ci siamo stabilizzati e speriamo di finire il campionato alla grande se si dovesse riprendere».

Chi porterebbe al Milan: «A me piace tantissimo Messi, so che è praticamente impossibile ma si spera sempre di giocare con un campione come lui».

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