Rangnick al Milan potrebbe abbattere un tabù storico

Gli allenatori stranieri non hanno avuto grande successo al Milan dopo Nils Liedholm. Chissà se Ralf Rangnick riuscirà, eventualmente, a invertire il trend negativo.

Ralf Rangnick
Ralf Rangnick (©Getty Images)

Ralf Rangnick potrebbe essere il prossimo allenatore del Milan, anche se non vi è ancora certezza né sul suo arrivo né sul ruolo che avrà. Infatti, è emersa anche l’ipotesi che ricopra solamente un ruolo dirigenziale.

Ad ogni modo, sembra un dato di fatto che Ivan Gazidis lo voglia in rossonero per una fase di ricostruzione che dovrà essere incisiva. In questi anni il club ha perso troppo tempo e il gap rispetto alle big è aumentato. Per iniziare ad accorciarlo, vanno fatte delle scelte corrette a 360°.

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Oggi il Corriere dello Sport evidenzia che Rangnick avrebbe un tabù da abbattere in caso di approdo sulla panchina del Milan. Infatti, dopo il leggendario Nils Liedholm nessun allenatore straniero è riuscito a vincere qualcosa in rossonero. Lo svedese vinse lo Scudetto della stella nella stagione 1978-1979.

I cinque tecnici stranieri arrivati dopo il Barone hanno avuto esperienze brevi e tormentate. Il primo è stato Oscar Washington Tabarez (luglio-dicembre 1996), poi c’è stato Fatih Terim (luglio-novembre 2001), successivamente Leonardo (stagione 2009-2010). Il quarto della lista è Clarence Seedorf (gennaio-giugno 2014), l’ultimo è Sinisa Mihajlovic (luglio 2015-aprile 2016).

Nessuno di loro ha vinto un trofeo al Milan e solo Leonardo è durato una stagione intera. Ha avuto una chance di vincere Tabarez, che ereditò la squadra campione d’Italia di Fabio Capello e perse a inizio stagione la Supercoppa Italiana contro la Fiorentina. Poteva avere un’occasione Mihajlovic, che aveva guadagnato l’accesso alla finale di Coppa Italia ma venne esonerato e fu il successore Cristian Brocchi a giocarsela (perdendo contro la Juventus).

Per Rangnick non sarebbe facile abbattere il tabù rappresentato dallo scarso successo degli allenatori stranieri in rossonero. Anche perché il Diavolo oggi non è ai vertici della Serie A e dunque pensare di vincere trofei è difficile. Però si può pensare comunque di costruire qualcosa di positivo che nel tempo possa portare ad ambire a traguardi ambiziosi. Bisognerà puntare sui giocatori giusti.

A causa dell’attuale stop della stagione, programmare la prossima non sarà facile. Intanto Rangnick deve anche imparare l’italiano per farsi trovare pronto in caso di approdo a Milano. Conoscere la lingua è fondamentale per allenare in Italia. Vedremo se ci sarà lui in panchina. Un’alternativa quotata è Luciano Spalletti, già cercato prima dell’ingaggio di Marco Giampaolo e anche dopo l’esonero.

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