Ranieri: “Un mio giocatore è tornato positivo”. Serie A a rischio? 

Serie A, Claudio Ranieri annuncia un giocatore nuovamente positivo tra i precedenti contagiati. Un fulmine a ciel sereno che rischia di compromettere pesantemente il campionato. 

Claudio Ranieri (©Getty Images)

Serie A, annuncio choc in diretta di Claudio Ranieri. “Un mio giocatore è tornato positivo”, ha infatti riferito il tecnico della Sampdoria, intervistato da Rai Radio 1, senza specificare chiaramente il calciatore in questione.

Una notizia inquietante sia sul piano sanitario che calcistico. Sul piano medico perché dimostrerebbe una mancata immunità successiva per chi contrae il contagio e lo supera, ma anche sul quello sportivo poiché tale aggiornamento rischia di mettere prepotentemente in discussione una ripresa del torneo.

Serie A, calciatore torna di nuovo positivo

E soprattutto proprio adesso che la federazione valutava una concreto riavvio della attività. “Ho avuto un giocatore che era stato prima dichiarato positivo, poi negativo e poi ancora, dopo che ha ripreso gli allenamenti a casa, di nuovo positivo”, ha spiegato un amareggiato Ranieri.

Il tecnico, da lì, fa un appello a chi preme affinché si riprenda il primo possibile: “Ed è proprio per questo motivo – riferisce – che dico che serve cautela. Dobbiamo stare molto attenti. Ho anche letto che questo virus potrebbe dare problemi al cuore, il che rende lo scenario ancor più complicato”. 

I giocatori blucerchiati positivi, prima che la Sampdoria decidesse di interrompere tali comunicazioni, sono stati nell’ordine Manolo Gabbiadini, Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Bartosz Bereszynski, Fabio Depaolo e Morten Thorsby. Nessuno, fortunatamente, ha avuto gravi conseguenze o ha dovuto ricorrere alle strutture ospedaliere.

Una notizia, in ogni caso, che giunge proprio dopo l’intervista di Gabriele Gravina che annunciava la ripresa della Serie A. Ecco quanto dichiarato dal presidente della FIGC: “Ho massimo rispetto per la scienza e per chi ha la responsabilità di applicarla, ma non posso ammainare bandiera. Lavoriamo sul come, non sul quando. Quando il Paese tornerà a vivere, quando ci saranno le condizioni per altri settori tornerà anche il calcio. Lo dico una volta per tutte: il campionato va portato a termine. C’è tempo”. 

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