Albertini: “Milan confuso come Conte. Ibrahimovic e Rangnick, serve unità”

Le parole di Demetrio Albertini, molto critico sul Milan di oggi. Interessanti anche le considerazioni su Ibrahimovic e Rangnick.

Albertini critica il Milan
Demetrio Albertini (Getty Images)

Critico e ironico Demetrio Albertini nel giudicare il Milan di oggi. L’ex regista rossonero è stato protagonista di un’intervista da parte di Carlo Pellegatti.

Lo storico numero 4, oggi manager federale, ha utilizzato un paragone particolare per esprimersi: “Il Milan attuale è come la conferenza di ieri del premier Conte. Non si capisce cosa si possa fare. La situazione è criptica, la squadra non riesce ad avere continuità e tornare ad alti livelli. Serve un progetto sportivo, senza ripartire da capo ogni anno. Vanno accettate le critiche e difese le scelte tecniche”.

Interessante la considerazione su Zlatan Ibrahimovic: “Potrebbe essere utile in futuro, magari come chioccia per altri attaccanti più giovani. Uno come Ibra serve. Quando giocavo con Van Basten vedevo che gli avversari si preoccupavano tanto di lui, lasciando più libertà di azione ad un giovane come me. Sono situazioni tattiche semplici, ma fanno la differenza”.

Albertini si è infine espresso sul possibile approdo di Ralf Rangnick in panchina: “Il problema non è l’allenatore straniero oppure italiano. E’ il progetto generale. Serve unità d’intenti ed un allenatore che stressi la squadra, la faccia crescere mentalmente. Come fece Sacchi con noi. Detto questo, il lavoro di Pioli non mi dispiace, in questo contesto attuale è l’uomo giusto”.

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