Costacurta rivela il difetto di Gullitt: “Ero meglio io”

Gullit è stato uno dei migliori di sempre, ma a quanto pare aveva un difetto clamoroso. Lo ha rivelato Costacurta dopo tanti anni. 

Gullit non sapeva palleggiare
Ruud Gullit (©Getty Images)

Ruud Gullit è stato uno dei più forti calciatori di sempre. Con la maglia del Milan ha segnato un’epoca ed è stato straordinario. I tifosi rossoneri, a distanza di anni, ancora lo amano alla follia. Insieme a Van Basten, ha illuminato San Siro con giocate incredibili e indimenticabili. Unico nel suo genere.

Uno dei rari casi di atleti prestati al calcio. Nel calcio di oggi Gullit sarebbe considerato un calciatore modello, fiduriamoci negli anni 90. Era fortissimo in tutti i fondamentali, tranne in uno. E lo scopriamo soltanto oggi per bocca di Alessandro Costacurta, compagno di squadra di Ruud per tantissimi anni al Milan. L’ex difensore, uno dei capitani di quello spogliatoio, ha fatto una curiosa rivelazione sui difetti tecnici dell’olandese.


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Intervenuto nel Podcast di Stefano Borghi, Costacurta ha spiegato che Gullit non sapeva palleggiare. Difficoltà nate da un motivo ben preciso, spiegato dallo stesso Billy.

Mi viene da ridere a dirlo, ma a palleggiare ero meglio io. Non ci riusciva, lo faceva malissimo perché non fa parte della tradizione calcistica olandese.

A quanto pare palleggiare non fa parte della cultura olandese, almeno non in quella dell’epoca. Col passare del tempo si è evoluta e oggi i calciatori oranje sono fenomenali anche in quello. Per fortuna del Milan, però, in partita saper palleggiare non è poi così importante, se hai un altro tipo di qualità.

Gullit era stupendo in tutte le altre cose. Velocissimo, con un fisico statuario, bravo di testa e con il tocco di palla delicato. A questo si aggiunge anche una visione di gioco importante e una certa freddezza sotto porta. Insomma, un calciatore totale che ha fatto le fortune di Sacchi e di quel Milan da sogno.

Arrivò al Milan insieme ad altri due olandesi che hanno segnato l’epoca d’oro rossonera. I tifosi lo ricordano con grande affetto e lo considerano uno dei migliori che abbia mai vestito questa maglia. E ne hanno ben donde. Sapeva fare tutto, ma non palleggiare. Sinceramente, ce ne faremo una ragione.

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