Hauge felice al Milan: “Scelta giusta. Ibrahimovic mi aiuta”

Hauge è convinto della decisione di approdare al Milan. L’ex Bodo/Glimt si sta ambientando in Italia e c’è Ibrahimovic a dargli una mano.

Jens Petter Hauge Milan
Jens Petter Hauge (©Getty Images)

Uno dei volti nuovi del Milan 2020/2021 è quello di Jens Petter Hauge, un giovane talento che la dirigenza ha preso dalla Norvegia. Importante il match del preliminare di Europa League contro il Bodo/Glimt, su ex squadra.

Paolo Maldini e Frederic Massara rimasero impressionati e decisero di accelerare l’operazione. Gli osservatori rossoneri seguivano il ragazzo da tempo, però la prestazione di San Siro ha convinto definitivamente a investire su di lui. 4 gol e un assist nelle 18 presenze milaniste. Rendimento con alti e bassi, ma alla sua età è normale, considerando anche che viene da un calcio completamente diverso.

Hauge soddisfatto al Milan

Hauge Milan
Jens Petter Hauge (©Getty Images)

Hauge, intervistato da The Athletic, è tornato a parlare del trasferimento al Milan: «Il momento era giusto e mi sentivo pronto per questo passo. Ovviamente per me si trattava di un grande cambiamento andare a vivere a Milano, dato che venivo da un luogo nel quale vivono quasi 50.000 persone».

Il talento norvegese racconta che tipo di calciatori osservava per prendere ispirazione: «Quando ero giovane ho iniziato a guardare i giocatori che erano bravi con entrambi i piedi. Sembrava una buona qualità da avere. Per tutta la vita ho usato sia il sinistro che il destro per tirare e passare, mi è venuto naturale. Drogba, Lampard, Juan Mata… Ma quando sono cresciuto un po’ di più, ho iniziato a guardare Eden Hazard. È il mio preferito».

Hauge spiega di essere soddisfatto di essere al Milan e che ogni giorno si trova meglio, si sta ambientando in Italia e viene anche aiutato da Zlatan Ibrahimovic: «Sono davvero contento della mia scelta, mi sto divertendo ogni giorno. Quotidianamente ho l’opportunità per imparare cose nuove sulla squadra, sulla lingua, sulla città. Lingua italiana? All’inizio erano solo alcune parole chiave del calcio, per capirci e parlare in campo. Sta andando bene. A volte Zlatan traduce per me».

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