Manchester-Milan: Ronaldinho illude, che tonfo a Old Trafford

Manchester United-Milan, non solo grandi vittorie per i rossoneri. Nel 2010, i Red Devils si imposero nettamente negli ottavi di Champions 

Ronaldinho Milan
Ronaldinho, protagonista in Milan-Manchester (Getty)

Crespo, Kakà e … Rooney, ecco, in estrema i sintesi i protagonisti delle tre sfide di Champions League tra Milan e Manchester United nel nuovo millennio. Due grandi vittorie per i rossoneri nel 2005 e nel 2007, seguite da un’eliminazione nell’edizione 2009-10, alla quale, rispetto alle precedenti il Milan non si era certo presentato da favorito.

Una doppia sfida quella del febbraio-marzo 2010 che è stata una delle ultime da ricordare in Champions per il Milan che, nelle annate successive, con Allegri sarebbe arrivato a ottavi e quarti (ko con Tottenham e Barcellona) e, di nuovo, tra le migliori 16, nell’edizione 2013 quando il ko con l’Atletico Madrid di Simeone ha inaugurato gli oramai 8 anni di assenza dalla massima competizione europea.

Una delle ultime grandi notti europee a San Siro – dicevamo – quella del 16 febbraio 2010 con i Red Devils in una Champions che era cominciata al meglio per il Milan di Leonardo secondo nel girone con Real Madrid dell’ex Kakà e di Cristiano Ronaldo (battuto 2-3 al Bernabeu), il Marsiglia e lo Zurigo. Un inizio incoraggiante poi vanificato nel doppio confronto con i finalisti della precedente edizione vinta dal Barcellona di Messi.


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Milan-Manchester 2-3, l’andata

Un San Siro gremito prova a spingere il Milan all’ennesima impresa europea. Leonardo non rinuncia a un modulo offensivo e schiera Pato e Huntelaar con Ronaldinho. Sfida speciale per l’ex Beckham. Ferguson si affida a Rooney, leader dello United dopo la cessione estiva di Ronaldo al Real.

L’inizio del Milan è prepotente. Un assedio all’area dello United che porta al vantaggio di Ronaldinho in avvio con deviazione di Evans. Antonini si divora il gol del raddoppio. Ferguson si alza dalla panchina e scuote i suoi. Troppo brutto il Manchester per essere vero. Serve un colpo di fortuna agli ospiti per impattare nel punteggio. Una “sbucciata” di Scholes al 37′ si trasforma in una traiettoria beffarda che non lascia scampo a Dida. Una doccia gelata per il Milan che, nella ripresa, capitola quando sale in cattedra Rooney. Un uno-due terrificante con un doppio colpo di testa gela San Siro per l’1-3 che renderebbe quasi superfluo il ritorno. L’orgoglio, comunque, al Milan non manca e il tacco, splendido, di Seedorf nel finale rende meno amara la sconfitta.

Manchester-Milan, il ritorno: che batosta a Old Trafford

Per passare agli ottavi, il Milan ha bisogno di una vittoria con almeno due gol di scarto a Old Trafford. Senza Pato e Nesta, Leonardo schiera Borriello con Huntelaar supportati da Ronaldinho. Non è, tuttavia, la partita dell’andata. Le illusioni sulla possibile rimonta si spengono al 13′. Ancora Rooney, ancora di testa. Un altro gol splendido che avvia la goleada dei Red Devils. Finirà in goleada, 4-0. Ad infierire sui rossoneri saranno il solito Rooney che completa così il suo poker personale, Park e Fletcher.

Una serata deludente ma con un momento indimenticabile, la sciarpata dei tifosi del Manchester per salutare David Beckham, subentrato nel corso della ripresa. Commosso, Becks saluta il suo pubblico. Di lì a poco, la rottura del tendine avrebbe posto fine in anticipo all’esperienza in rossonero. Il Manchester, dal canto suo, sarebbe stato eliminato ai quarti dal Bayern Monaco poi finalista, sconfitto, contro l’Inter del Triplete di Mourinho.

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