Tesoretto Champions: le due priorità del Milan

Il Milan spera di qualificarsi in Champions League anche per i ricavi economici. Con queste entrate può scattare l’operazione mercato.

Paolo Maldini
Paolo Maldini (©Getty Images)

Il Milan ha un obbligo assoluto: cercare di ritrovare la qualificazione in Champions League. Un traguardo che, paradossalmente, manca da ben otto anni. L’ultima volta fu nel 2013, quando l’allora squadra di Massimiliano Allegri arrivò terza in classifica.

Un dovere morale nei confronti dei tifosi e del prestigio storico del club. Ma soprattutto servirà per questioni di bilancio e di economia. Infatti il Milan punterà sull’eventuale tesoretto in arrivo dalla Champions per rinforzare la squadra e operare sul mercato.

Ovviamente Paolo Maldini e Frederic Massara, ovvero i due dirigenti che si occupano delle trattative, stanno già sondando e valutando gli eventuali investimenti ed obiettivi concreti. Il tutto sarebbe ben più semplice con l’ausilio di alcuni milioni in più a disposizione.


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Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, il Milan avrebbe già messo in conto due priorità assolute che verrebbero agevolate dal tesoretto Champions. Ovvero due trattative da portare a termine grazie agli introiti in arrivo dalla UEFA.

Il primo colpo sarebbe l’acquisto di un centravanti. E’ opinione comune quanto al Milan della prossima stagione serva un attaccante in più che possa duettare o alternarsi con Zlatan Ibrahimovic. Il nome privilegiato resta quello di Dusan Vlahovic: il giovane bomber della Fiorentina è in cima alla lista dei desideri.

Maldini, con in mano più soldi da investire, proverà a convincere i viola a trattare la cessione di Vlahovic. La possibilità di giocare la Champions League attirerà l’interesse dello stesso giovane serbo, il quale ha sempre detto di ammirare il club rossonero e l’idea di lavorare con Ibra. Il problema resta il prezzo: Commisso valuta il suo cartellino 60 milioni, il Milan vuole scendere fino a 35-40.

Vlahovic
Dusan Vlahovic (©Getty Images)

L’altra mossa prioritaria sarà il riscatto a titolo definitivo di Fikayo Tomori. Nonostante alcune prestazioni in leggero calo di rendimento, l’inglese piace molto a Stefano Pioli. Il mister avrebbe dato il proprio benestare all’acquisto del difensore dal Chelsea.

La trattativa qui diventerebbe praticamente inesistente, visto che il Milan vanta l’opzione per il riscatto a 28 milioni di euro. Cifra spendibile sempre in caso di qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie. Ma Maldini potrebbe agevolarsi anche con introiti derivanti da alcune cessioni eccellenti (Romagnoli è dato in uscita).

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