Partita del Cuore, caso Aurora Leone: “Cacciata perché donna”

Aurora Leone dei The Jackal protagonista di un bruttissimo episodio alla vigilia della Partita del Cuore. Lei e Ciro Priello cacciati dall’hotel.

Aurora Leone Ciro Priello
Aurora Leone e Ciro Priello

Stasera all’Allianz Stadium di Torino si gioca la ‘Partita del Cuore’, noto evento con finalità benefiche. Si affrontano la Nazionale Cantanti e la squadra dei Campioni per la Ricerca. I soldi raccolti saranno destinati alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro.

Alla vigilia di questa partita benefica, però, è scoppiata una vera bufera. Aurora Leone dei The Jackal è stata protagonista di un episodio decisamente spiacevole che lei stessa ha raccontato tramite delle storie su Instagram. Testimone di quanto accaduto Ciro Priello, anche lui membro del gruppo comico napoletano.

Aurora ha spiegato i fatti: «Io e Ciro a cena ci siamo seduti con la Nazionale Cantanti e l’organizzatore Gianluca Pecchini è venuto a dire che io non potevo stare seduta lì. Pensavamo lo stesse dicendo perché siamo della squadra avversaria». Quando la Leone e Priello si sono alzati, Pecchini ha detto a lui che poteva rimanere e che solamente a lei non era permesso stare al tavolo dei giocatori.

La ragazza prosegue il suo racconto: «Ho chiesto spiegazioni e lui mi ha detto “Sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole”. Io ho risposto che non ero l’accompagnatrice di Ciro, sono stata convocata. Lui ha replicato “Non mi far spiegare il motivo per cui non puoi stare qui, alzati” e mi ha invitato a sedermi a un altro tavolo. Ciro si è seduto con me a un altro tavolo. Poi credo ci abbia chiamato il direttore generale della Nazionale Cantanti, il quale ci ha detto che il problema era che eravamo della squadra avversaria. Gli abbiamo spiegato che mi avevano fatto alzare in quanto donna. E mi ha detto “Vabbè, ma tu mica giochi. Sei accompagnatrice”. Ma io gli ho detto che ho la convocazione come giocatrice e mi hanno chiesto la taglia per il completo. Lui mi fa “Il completino lo puoi mettere in tribuna, da quando le donne giocano?”. Ciro si è infervorato, ci siamo arrabbiati».

La Leone ha poi aggiunto: «Ci hanno cacciati dall’albergo. Alcuni cantanti ci hanno chiesto scusa per questo accaduto che ha dell’assurdo e del paradossale. La mia presenza lì era alla pari di quella di Ciro e della Nazionale Cantanti. Il presidente della fondazione piemontese per la ricerca contro il cancro si è scusato con noi. Si è detto mortificato».

Aurora ha concluso così il suo intervento su Instagram: «Non voglio che l’episodio vada a infangare la buona causa del progetto. Ciro ha sottolineato che è una partita di beneficenza, non la Champions League. Io e lui non parteciperemo alla Partita del Cuore. Ci sentiamo estranei a un contesto che invece dovrebbe avere tutt’altro scopo. Ci hanno cacciati, ci hanno impedito di rientrare nell’hotel a prendere le valige. Comunque donate per la ricerca contro il cancro».

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