Pioli potrebbe cambiare il Milan: 3 moduli alternativi al solito 4-2-3-1

Pioli pronto a cambiare il Milan quando sarà necessario. Durante la preparazione a Milanello ha lavorato su diversi schieramenti tattici.

Stefano Pioli
Stefano Pioli (©Getty Images)

Il Milan nella stagione 2021/2022 è atteso a delle conferme e anche a dei miglioramenti. Il secondo posto dello scorso campionato e il ritorno in Champions League devono essere dei punti di partenza, non di arrivo.

Tutti devono migliorare, anche Stefano Pioli. L’allenatore rossonero, sempre umile e molto abile nel coinvolgere i suoi giocatori, sa che deve studiare qualcosa di diverso per rendere la sua squadra meno prevedibile e sfruttarne al meglio le qualità. In quest’ottica diventa fondamentale lavorare anche su moduli tattici diversi dal collaudato 4-2-3-1. Durante l’estate, il mister ha fatto vedere di possedere l’apertura mentale necessaria per proporre qualcosa di differente.


Leggi anche:


Milan, i moduli che può adottare Pioli

Oggi il quotidiano Tuttosport mette in evidenza i quattro moduli con i quali potremmo vedere il Milan nel corso della stagione. Il primo, ovviamente, è il noto 4-2-3-1. Questo rimane quello base da cui partire. Ma poi ci sono delle variazioni che possono essere applicate in base agli avversari o ai momenti della partita.

Uno è il 4-4-2, soluzione che consentirebbe ad esempio di schierare insieme Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud. Con questa disposizione tattica non c’è il trequartista, dunque il sacrificato sarebbe Brahim Diaz. Tuttavia, non va escluso un eventuale impiego da seconda punta per lo spagnolo. Una collocazione per lui si può trovare lo stesso.

Un’altra opzione è il 4-3-3, con il trio Tonali-Bennacer-Kessie a centrocampo. Con questo modulo, Pioli potrebbe schierare tutti i centrocampisti di maggiore spessore presenti in organico. E sarebbe l’ideale anche per impiegare Junior Messias da esterno destro offensivo. Per la sinistra solito ballottaggio Leao-Rebic, con entrambi i giocatori che avrebbero meno compiti difensivi avendo la copertura di una mezzala dietro.

Infine c’è il 3-5-2. La difesa a tre è una soluzione provata e che Pioli ha ammesso di non scartare affatto. In questo modo si potrebbe avanzare Theo Hernandez, che probabilmente avrebbe modo di sfruttare meglio le sue doti in fase offensiva. Per dare equilibrio al centrocampo, ci potrebbe essere l’impiego di Tiemoué Bakayoko come perno centrale. Davanti due attaccanti, che possono essere Ibra e Giroud oppure uno solo dei due affiancato da Leao, Rebic o Diaz.

Pioli ha una rosa di giocatori che gli può permettere di schierare il Milan con diversi moduli. Ci sono elementi che per caratteristiche tecnico-tattiche si possono adattare senza problemi a diverse situazioni. Per adesso si va avanti con il 4-2-3-1 come formazione base, però non tarderemo a vedere qualcosa di diverso durante le partite.

Impostazioni privacy