Milan, la qualificazione agli ottavi di Champions all’ultima: i precedenti

Il Milan si gioca contro il Liverpool la qualificazione agli ottavi di Champions League all’ultima giornata, una situazione che i rossoneri hanno già sperimentato in passato con esiti alterni

Una serata da Champions League come tante vissute in passato, quella che si appresta ad affrontare il Milan di Pioli atteso dal Liverpool nell’ultima giornata del girone B. Al cospetto dei Reds già qualificati, il Milan deve vincere e sperare in un risultato favorevole dal match tra Porto e Atletico Madrid per accedere alla fase a eliminazione diretta, un traguardo quasi insperato dopo i primi 4 turni nei quali i rossoneri avevano ottenuto un solo punto.

Ronaldinho
Ronaldinho (La Presse)

Una situazione, quella della qualificazione in extremis nella quale il Milan si è ritrovato in più di un’occasone da quando la Coppa Campioni/Champions ha adottato la formula a gironi. La prima volta nell’edizione 1994/95. Il Milan di Capello penalizzato di 2 punti per l’episodio della bottiglietta che colpì il portiere Konrad nel match di andata con il Salisburgo si gioca il tutto per tutto contro gli austriaci al Prater di Vienna. I rossoneri devono vincere per passare e lo fanno di misura con un gol di Massaro. Successivamente il Milan supererà Benfica e PSG per poi perdere in finale con l’Ajax, sempre a Vienna. I Lancieri di Van Gaal avevano già sconfitto in rossoneri per due volte nel girone.

Negli anni ’90, due eliminazioni per il Milan all’ultima. Nel 1997, l’inaspettato ko con il Rosenborg a San Siro (1-2) esclude i rossoneri dalla seconda fase. Una serata nefasta per il Milan che tre giorni prima aveva esonerato Tabarez e affidato la panchina a Sacchi. Nell’edizione 1999-2000,  il Milan campione d’Italia di Zaccheroni perde per 3-2 in rimonta all’Ali Sami Yen contro il Galatasaray di Terim e Hakan Sukur e arriva ultimo nel girone con Chelsea e Hertha Berlino, entrambe qualificate.


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Il Milan di Zaccheroni incassa un’altra eliminazione all’ultima nella seconda fase dei gironi 1999-2000. I rossoneri, di nuovo sconfitti dal Galatasaray, si giocano il tutto per tutto con il Deportivo La Coruna. La vittoria necessaria con i galiziani non arriva. A San Siro finisce 1-1 con i rigori di Djalminha e Shevchenko. Un pareggio che oltre all’eliminazione causa anche l’esonero di Zaccheroni sostituito da Cesare Maldini.

Nel dicembre 2005, grande tensione a San Siro per il match con lo Schalke 04. Il Milan è a pari punti (8) con i tedeschi. Il PSV, a 7, approfitta dello scontro diretto, batte il Fenerbahce e passa. Il gol di Pirlo e la doppietta di Kakà eliminano i tedeschi allenati da Ralf Rangnick. Finisce 3-2 con Gattuso che inveisce su Poulsen per il trattamento poco sportivo riservato a Kakà nel doppio confronto.

Nell’edizione 2009-2010, un rigore di Ronaldinho basta al Milan di Leonardo per pareggiare a Zurigo e prendersi il punto qualificazione nel girone con l’Olympique Marsiglia e il Real Madrid rinforzato l’estate precedente dagli arrivi di Cristiano Ronaldo, Kakà e Benzema. Sarà poi il Manchester United ad eliminare i rossoneri agli ottavi (2-3; 4-0).

Complicata anche la qualificazione nell’edizione 2013-2014, l’ultima disputata dal Milan prima di sette anni di assenza dalla massima competizione continentale per club. I rossoneri hanno un punto di vantaggio sull’Ajax prima del confronto decisivo a San Siro. I Lancieri ci provano ma Abbiati para tutto e arrivano gli ottavi. Quel match è stato l’ultimo di Allegri con il Milan in Champions. Agli ottavi con l’Atletico Madrid vincitore nel doppio confronto (0-1; 4-1),  in panchina ci sarà Clarence Seedorf

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