Bremer, il Torino fa muro: l’idea del Milan per convincere i granata

Bremer è uno degli obiettivi del Milan per gennaio, ma prima va convinto il Torino a lasciar partire il brasiliano a metà stagione.

Se si parla di difensori nel mirino del Milan per il mercato di gennaio, allora non può non essere presa in considerazione la pista che porta direttamente a Torino.

Bremer
Bremer (©LaPresse)

Il brasiliano Gleison Bremer, vice-capitano del club granata, è un obiettivo dichiarato del Milan. Il centrale piace per le qualità da leader difensivo e per la crescita esponenziale dimostrata nei suoi anni in Serie A.

Un profilo che sarebbe tendenzialmente ideale per rinforzare il Milan a gennaio. Bremer è infatti un calciatore giovane (classe 1997) ma già maturo per potersi inserire in un club di primo livello anche a metà stagione.


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Il vero problema, come spiega il Corriere dello Sport, è che il Torino continua a far muro. I granata non intendono lasciar partire così facilmente il proprio leader difensivo nel bel mezzo del campionato. A meno che l’offerta non sia irrinunciabile.

Il Milan in tal senso sta pensando a due opzioni. La prima è quella di trattare l’acquisto di Bremer parlando anche del futuro di Tommaso Pobega. Il giovane centrocampista scuola Milan è in prestito al Toro, che vorrebbe trattenerlo anche in futuro. Non è da escludere il coinvolgimento del classe ’99 in questa operazione.

Tommaso Pobega
Tommaso Pobega (©LaPresse)

Ma anche qui scatta lo scontro di idee: il Milan sarebbe disposto a prolungare il prestito, al massimo inserendo un diritto di riscatto. Il Torino invece vorrebbe il cartellino intero di Pobega come pedina di scambio per l’affare Bremer.

Altra opzione è quella di separare le due operazioni. A fine stagione si discuterà con calma del destino di Pobega (che Pioli stima molto), mentre nelle prossime settimane il Milan proverà ad assaltare il cartellino di Bremer. Da escludere l’opzione di un arrivo a titolo temporaneo, servirà invece un’offerta consona ed onerosa. In tal senso i ricavi UEFA potrebbero aiutare Paolo Maldini e compagnia.

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