Maldini e l’addio di Donnarumma: “C’è chi aspetta e chi ha fretta”

Maldini torna a parlare dell’addio al Milan di Donnarumma, passato a parametro zero al PSG.

I tifosi rossoneri non pensavano che Gianluigi Donnarumma avrebbe lasciato il Diavolo gratis, eppure si è verificato proprio tale scenario. Comportamento da vero ingrato quello del portiere classe 1999, che ovviamente ha ricevuto molte critiche per la modalità scelta per andarsene.

Paolo Maldini
Paolo Maldini (©LaPresse)

La dirigenza del Milan non ha mai attaccato pubblicamente né Gigio né Hakan Calhanoglu, ribadendo più volte che fino all’ultimo giorno hanno dato entrambi il massimo per la maglia. La decisione di andarsene viene rispettata, anche se sicuramente c’è della delusione per la loro condotta. È ovvio che né Paolo Maldini né Frederic Massara o altri esponenti del club abbiano interesse a lanciare frecciate pubbliche ai giocatori. Quello che dovevano dire lo hanno detto privatamente.


Vuoi rimanere sempre aggiornato sul Milan? Seguici su Telegram!

LEGGI ANCHE: “Mai al Milan”: l’attaccante non ha dubbi sul futuro


News Milan, Maldini commenta l’addio di Donnarumma

Maldini Donnarumma
Paolo Maldini e Gianluigi Donnarumma (©LaPresse)

Maldini in un’intervista concessa a Sette, settimanale del Corriere della Sera, è tornato a parlare dell’addio di Donnarumma al Milan:

Gianluigi Donnarumma è una bella persona, piena di emozioni. Io credo che in un mondo ideale l’unica vera motivazione di un calciatore dovrebbe essere la passione. Ma se il tuo obiettivo è quello di ottenere un riscatto sociale e denaro da dare alla tua famiglia, che ha stretto le cinghia negli anni della tua infanzia, beh anche quelle sono motivazioni. Da capire e rispettare.

Il direttore tecnico rossonero conferma di rispettare la decisione presa dall’attuale portiere del Paris Saint Germain, anche ammette che in un mondo ideale le cose andrebbero diversamente. E aggiunge:

Per raggiungere certi risultati e una certa statura come giocatore, le motivazioni sportive sono fondamentali. Può succedere che le necessità di un calciatore non si combinino con quelle di una società. C’è chi riesce ad aspettare e chi invece ha fretta. Non sta a me giudicare certe scelte.

Impostazioni privacy