Zaccheroni: “Il Milan deve credere nello scudetto, ma occhio al Napoli che…”

Alberto Zaccheroni ha rilasciato una gran bella intervista ai microfoni di Tuttosport. L’ex rossonero si è focalizzato sullo scudetto e sulla sfida Napoli-Milan di domenica…

Alberto Zaccheroni è colui che riuscì a conquistare uno degli scudetti più emozionanti della storia del Milan, precisamente nella stagione 1998/1999. Ancora oggi, si dice che l’ex tecnico non avesse a disposizione una rosa all’altezza della vittoria del titolo in quell’anno, ma in rimonta riuscì a compiere una vera e propria impresa.

Alberto Zaccheroni
Alberto Zaccheroni (©LaPresse)

Come allora, il Milan si trova nel presente a lottare per lo scudetto dopo davvero tanti anni passati nell’ombra. Ecco che Alberto Zaccheroni ha fornito la sua visione dei fatti durante un’intervista per Tuttosport. L’ex rossonero crede nel Milan di Pioli, e crede che questa squadra, come quella che aveva lui all’epoca, può riuscire nell’intento di vincere il titolo stagionale.

E a proposito di di Stefano Pioli. L’attuale mister rossonero domenica sera raggiungerà le 150 panchina col Milan, raggiungendo proprio Zaccheroni, che attualmente è il decimo allenatore più longevo nella storia del Diavolo.

Di questo e tanto altro ha parlato Alberto Zaccheroni a Tuttosport:

Pioli e le 150 panchine col Milan domenica sera: “Conosco troppo bene Maldini, non è certamente il tipo di dirigente che cambia l’allenatore come i fazzoletti. È un grande stabilizzatore, come lo era già da calciatore. Non sono state annate con grosse pretese. Sinora il Milan ha tenuto un profilo basso, non ha mai sbandierato trofei o un campionato da vincere. E così si lavora meglio. Il messaggio per la gente era quello della ricostruzione dei rossoneri”.

È giusto puntare allo scudetto: “Io ci credevo anche lo scorso anno. Il Milan gode di un’armonia interna che non si trova in tutte le altre squadre. Non mostra mai segnali di nervosismo, gestisce le sue cose in silenzio. Un aspetto che ritrovo anche nel Napoli. Mi sembra giusto crederci anche adesso, siamo nel girone di ritorno, la squadra è lì, le concorrenti stentano come il Milan. Adesso nessuno è particolarmente brillante, sarebbe un errore non alzare l’asticella”.

Sulla lotta scudetto: “Il Milan a livello di rosa se la gioca come le altre, è quella che gioca meglio, anche se la più forte a livello di organico per me resta l’Inter. E a me poi non dispiace nemmeno la Juventus. Le rivali dei bianconeri hanno commesso un errore a rimettere in corsa la squadra di Allegri, attenzione! La Juve tiene un profilo basso come quando vinceva. Tutte e tre le squadre battistrada hanno avuto un calo. Sarà un girone di ritorno da godere”.

Sulla sfida di domenica sera al Maradona: “A livello di testa chi vince godrà di un grande vantaggio, l’aspetto psicologico conta. Il Milan attuale ha entusiasmo ma occhio al Napoli, che quest’anno ha l’occasione della vita. Ai giocatori dei campani brillano gli occhi, Spalletti li ha catturati”.

Sui giocatori rossoneri che più apprezza: “Mi piace moltissimo, non ha una grande struttura, ma sin dal suo arrivo al Milan sostenni che i rossoneri si fossero assicurati il regista per i prossimi 10 anni. Ha una visione di gioco straordinaria, sa giocare venti metri più avanti o indietro uguale: è tanta roba. Ma è proprio il reparto del centrocampo che è fortissimo. Kessie è straordinario, lo ricordo al Cesena, arrivò da stopper, venne spostato poi a centrocampo. Ecco, Kessie è un’iradiddio, non c’è un giocatore al mondo che sia in grado di spostarlo”.

Sul perché il Milan fa fatica a segnare: Adesso il Milan fa fatica a concretizzare, nell’ultima fase si sta appoggiando allo straordinario momento di Leao. Rebic non mi sembra ancora a posto, Diaz vive tra alti e bassi, Messias sta andando bene, mentre Giroud è stato decisivo nel derby. Ma al Milan non puoi fare la differenza solo per una partita. Il giocatore top ha la continuità, i colpi li hanno in tanti”.

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