Napoli-Milan è sfida a centrocampo: l’analisi di Donadoni sui singoli duelli

Roberto Donadoni ha dato una visione attenta dei centrocampisti di Napoli e Milan. L’ex tecnico ha analizzato i duelli in mezzo al campo della sfida scudetto di domenica sera…

Manca ormai un giorno all’attesissimo big match tra Napoli e Milan. Lo scontro diretto incarna più che mai la corsa allo scudetto, dato che le due squadre condividono attualmente la seconda posizione in classifica a quota 57. L’Inter adesso è un punto sopra, dopo la manita rifilata ieri sera alla Salernitana.

Centrocampisti Napoli e Milan
Centrocampisti Napoli e Milan (©LaPresse)

Tre squadre racchiuse in due punti, e una testa della classifica che non ha avuto mai pace negli ultimi tempi. Napoli e Milan sanno che la posta in palio domani sera è altissima, e nessuna delle due vuole commettere passi falsi. La Gazzetta dello Sport, attraverso un’intervista a Roberto Donadoni, ha lasciato intendere che sarà la metà campo il fulcro di battaglia di Napoli-Milan.

Passerà dal centrocampo, e quindi dai suoi mediani e centrocampisti avanzati, gran parte dell’esito della gara. Tonali, Bennacer e Kessie da una parte, Lobokta, Fabian Ruiz e Zielinski dall’altra. I duelli della metà campo non potevano che essere analizzati da un grandissimo ex centrocampista come Roberto Donadoni; uno che tra le altre cose ha vissuto in prima persona le grandi sfide tra rossoneri e azzurri degli anni 80’, quando Napoli e Milan si contendevano il prestigio massimo del calcio italiano.

Prima della valutazione sui singoli, Donadoni ha ben lasciato intendere che il Napoli, a suo parere, vanta una maggiore qualità nel reparto di centrocampo: “Il Napoli in questo reparto centrale ha diverse alternative. E anche di qualità, nel senso che avendo caratteristiche diverse, Spalletti può anche cambiare atteggiamento in corsa, senza snaturare la squadra. Da questo punto di vista il Milan ha giocatori più simili tra loro. Pioli in quel settore ha qualche difficoltà in più a trovare uno che cambi passo. Ma comunque ha alternative in ruoli diversi”.

Kessie vs Lobokta

A La Gazzetta dello Sport, Donadoni parte dall’analizzare il duello inedito tra Lobokta e Kessie:

“Lobokta è una bella sorpresa. Si vede che ha gusto di giocare la palla e sa farlo molto bene per le qualità che ha. Mostra personalità alternando lanci lunghi a palle filtranti e le sue giocate difficilmente sono prevedibili per gli avversari. Si vede comunque che ha anche tanto carattere e che la squadra si fida di lui in fase di impostazione. Non solo, è anche molto bravo nella lettura del gioco altrui e quindi saprà anche come frenare le entrate di Kessie e degli altri centrocampisti».

Mentre su Kessie: “Franck è un ottimo centrocampista, ma da trequartista ancora dobbiamo scoprirlo in tutte le sue qualità. Nel senso che quando sei abituato ad agire 15-20 metri indietro ti devi abituare alla nuova posizione, che però potrà ricoprire benissimo. Ha mezzi tecnici e fisici per farlo. Deve solo migliorare la fase di conclusione dell’azione, capendo i tempi per il tiro o per buttarsi dentro, piuttosto che nella rifinitura per un compagno. Mentre nella fase di non possesso le sue capacità di lettura del gioco, lo favoriranno nel pressing su Lobotka e gli altri portatori di palla”

Tonali vs Fabian Ruiz

Roberto Donadoni ha fatto una valutazione ancora più scrupolosa di uno dei duelli più attesi, ovvero quello tra Sandro Tonali e Fabian Ruiz. Giocatori che lui definisce eccellenze mondiali.

“E qui parliamo di assolute eccellenze anche a livello internazionale. Di giocatori che andranno oltre il duello, cercando sempre spazi per sviluppare il loro gioco. Fabian appare più compassato, ma la palla sa farla girare bene e soprattutto anticipa col pensiero la giocata. E poi ha mostrato di saper essere decisivo. Segna parecchio e quello contro la Lazio, oltre ad essere un gol “pesantissimo” e molto bello, è anche voluto”.

Sull’unico italiano dei reparti: “In questa stagione mi ha davvero impressionato per il salto di qualità che ha fatto. Mi ha stupito soprattutto sotto l’aspetto fisico. Ora è molto più potente. E sa farsi trovare in più parti del campo, giocando il pallone con intelligenza. Non voglio fare paragoni ma ora il suo modo di giocare si avvicina a quello di Andrea Pirlo, vale a dire uno dei migliori di sempre nel suo ruolo. E mi auguro possa essere importante anche in Nazionale con Roberto Mancini. La sfida Fabian-Tonali si risolverà soprattutto sull’atteggiamento della squadra, sul baricentro e sull’interpretazione »

Bennacer vs Zielinski

Ultimo focus sui due centrocampisti che vantano una gamba più rapida, Bennacer e Zielinski.

“Zielinski è il centrocampista più completo, perché interpreta bene entrambe le fasi. Molto bravo nel fraseggio stretto. Perché quando fai tanto possesso è logico che gli avversari si posizionino e restringano gli spazi. Lì il polacco è il più abile di tutti con le sue finte di corpo e il suo palleggio rapido e di qualità con entrambi i piedi. Sa “vedere” giocate che altri manco riescono a pensare ed ha pure un ottimo dribbling secco. In più lo vedo migliorato anche nell’aggressione in pressing alto. Perché quando capisci che rubando palla nella trequarti avversaria tutto diventa più semplice, ci prendi gusto”

Infine, l’analisi sull’agerino: “Bennacer all’inizio non mi convinceva. Poi col tempo ha saputo prendere per mano la squadra ed è molto cresciuto nel gioco. Oggi i compagni hanno fiducia in lui e gli affidano il pallone nella costruzione. Certo che se dalle sue parti arriva Zielinski qualche compagno dovrà aiutarlo in marcatura per non rischiare di essere saltato. Servirà che accorci uno dei centrali di difesa, piuttosto che un esterno, secondo la zona di campo in cui ci si troverà. E se l’algerino ribalta l’azione diventa pericoloso”.

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