Cakir, da Milan-Atletico alla stangata in Turchia: cosa è successo

Doccia fredda per Cakir, arbitro che il Milan ricorda negativamente per il match di Champions contro l’Atletico a San Siro: il Turchia un provvedimento a sorpresa.

Non si può dire che il Milan in questa stagione sia stato fortunato con gli arbitri. Alcune decisioni prese sul campo e in sala VAR hanno danneggiato la squadra di Stefano Pioli sia in Serie A che in Coppa Italia e in Champions League.

Cakir Theo Tomori Romagnoli
Cuneyt Cakir, Theo Hernandez, Alessio Romagnoli e Fikayo Tomori (©LaPresse)

In casa rossonera si ricorderanno molto bene la sfida della fase a gironi di Champions disputata contro l’Atletico Madrid a San Siro. Fu una prestazione super, ma non bastò. La sconfitta fu provocata anche da alcune decisioni arbitrali errate.

A dirigere quella gara c’era Cuneyt Cakir, che fu un po’ troppo severo nell’espellere Franck Kessie e in generale non arbitrò bene. Nel finale poi concesse un calcio di rigore inesistente. In quest’ultima decisione non fu aiutato dal VAR, che confermò il penalty nonostante fosse chiaramente una scelta sbagliata: le immagini non lasciavano spazio a dubbi.

Il Milan quella sera venne sconfitto immeritatamente. Cakir non fu fermato dalla UEFA. Ma ora ci ha pensato la Federazione calcistica della Turchia a fermarlo. Infatti, la notizia di queste ore è che Cakir è stato sospeso a tempo indeterminato. Una scelta non dettata da errori nella direzione delle partite, bensì dalla volontà di rinnovare e svecchiare la classe arbitrale.

Il fischietto di Istanbul è stato colpito da questo provvedimento insieme a un’altra dozzina di colleghi. Per loro niente partite della Super League (il massimo campionato turco). E, per chi era arbitro internazionale come lui, neppure più match delle competizioni UEFA e FIFA.

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