Hernandez: “Al Milan grazie al Maldini. Ho il DNA di un attaccante”

L’intervista a ‘L’Equipe’ di Theo Hernandez. Ecco le parole del francese, che ha parlato davvero un po’ di tutto

Theo Hernandez si è reso protagonista di una lunga intervista a L’Equipe. Il calciatore francese ha parlato dell’importanza di giocare per il Milan, del suo ruolo ma anche di Paolo Maldini, Stefano Pioli, Giroud e Ibrahimovic.

Theo Hernandez
Theo Hernandez (©LaPresse)

“Ho trovato il club giusto al momento giusto. Abbiamo un grande futuro come squadra, possiamo far rinascere il Milan. Anche le persone intorno sono fantastiche. Ecco perché ho prolungato il mio contratto fino al 2026.  Adesso dobbiamo vincere il titolo”.

Fascia di capitano -“Sono il 3° o 4° capitano della gerarchia. Ci sono Romagnoli, Kessié, Calabria e Kjaer davanti a me. Ma tra infortuni e Covid ho portato la fascia per tre partite. A 24 anni è bello essere il capitano del Milan! Comandi di più e ti senti anche più forte”.

Modulo – “Il 3-5-2 è il sistema di gioco migliore per me. Posso attaccare di più, ho tutta la fascia davanti e posso arrivare lanciato. E so anche di essere coperto dietro quando avanzo”

L’importanza di Maldini: “Se ho firmato per il Milan è stato in gran parte grazie a lui. Ero molto vicino al Bayer Leverkusen, ma ha ribaltato tutto. È venuto a trovarmi in vacanza a Ibiza. Non c’è riferimento migliore per il mio ruolo e per il Milan”.

Non solo Maldini

Pioli determinante – “Ha capito la mia natura, la mia forza, non mi ha limitato. Ho il DNA di un attaccante in un corpo di difensore. Al Milan sono migliorato sotto porta, qualcosa è scattato con Pioli”.

Giroud e Ibra –  “Olivier sta facendo cose incredibili, se siamo ancora in corsa, è soprattutto merito suo. È una persona generosa dentro e fuori dal campo, è un esempio, un guerriero. Zlatan è un combattente. In allenamento è lo stesso, ma è un bravo ragazzo fuori, vuole sempre aiutarci, ci dà consigli”.

 

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