Baresi entra nel Metaverso: “La mia esperienza per aiutare chi ne ha bisogno”

Franco Baresi entra nel mondo dell’esperienza digitale, anche per essere da esempio ed aiutare con la beneficienza i più bisognosi.

Il Milan nella propria gloriosa storia ha avuto una miriade di straordinari campioni, che hanno vinto trofei e fatto grande questo club. Ma nessuno come Franco Baresi e Paolo Maldini rappresenta meglio l’anima rossonera.

Baresi
Franco Baresi (©LaPresse)

Se Maldini oggi è dirigente operativo, responsabile dell’area tecnica rossonera, Baresi è una vera e propria leggenda che si è allontanato da ruoli primari. Ma il suo legame con il Milan è indissolubile, visto che ha passato una vita intera in rossonero ed è considerato il primo grande Capitano della sua storia.

Sfruttando la sua grande storia calcistica, Baresi ha deciso di entrare nel Metaverso. Ovvero la realtà virtuale condivisa, attraverso una collezione di sette opere sulle sue gesta sportive. Un’operazione, sotto forma di Not Fungible Token, realizzata con l’aiuto dell’artista Panenous.

L’ex capitano: “Con Fondazione Milan già stanziati fondi per l’Ucraina”

Baresi è stato intervistato in tal senso dal portale Calcio Todayproprio per raccontare questa sua esperienza virtuale. Il tutto parte dal suo libro autobiografico già pubblicato.

“Il progetto parte da lontano. Io ho scritto un libro dove racconto la mia storia, il mio scopo era quello di ispirare i giovani e di creare un modello per loro anche nel saper affrontare e superare le avversità della vita. Partendo dai valori del riscatto che si vedranno anche nel film documentario, raccontiamo una serie di aneddoti, anche legati a gente comune, dove emerge l’importanza di essere tenaci e volitivi nonostante tutto. Da queste suggestioni sono arrivato alle opere NFT e al Metaverso per trasmettere certi ideali che vanno anche oltre quello che è stato il mio operato sul campo. Anche per me quello del Metaverso è un mondo nuovo, particolare, ma per me, che sono sempre stato attento all’innovazione, è una nuova sfida“.

Non solo opere virtuali, ma anche tanta beneficienza per Baresi: “La Fondazione Milan lavora in Italia e nel mondo, quindi sia dare contributi per costruire campetti e dare un contributo agli oratori. Oppure dare una mano notevole a quei bambini che magari fanno fatica a inserirsi o devono essere portati ad avere una vita più attiva. Parlo anche dei ragazzi con disabilità o coloro che vivono situazioni di difficoltà. Andiamo nei luoghi dove la soglia di povertà è più elevata e diamo un contributo per le strutture e non solo. Credo che il mondo dello sport sia un veicolo fondamentale per trasmettere quei valori di solidarietà e di sostegno verso chi è stato messo a dura prova dalla vita. Ritengo sia importantissimo dare delle nuove opportunità a chi è meno fortunato e Fondazione Milan in questo c’è e ci sarà”.

Sugli aiuti alla popolazione ucraina: “Abbiamo dato una somma ingente per l’Ucraina in collaborazione con la Croce Rossa Italiana per portare alle popolazioni in difficoltà beni di prima necessità e farmaci. Un lavoro di concerto per cercare di arrivare a più persone possibile. Siamo attenti anche alla stretta attualità e ai brutti momenti che stiamo passando rispetto alle vicende sul fronte ucraino. Abbiamo sentito anche Shevchenko e ci uniamo al suo messaggio. Ma al di là della sua figura – che ha dato tanto alla società – abbiamo pensato a quelle famiglie, a quelle donne e a quei bambini che soffrono sotto i bombardamenti. Per questo ci siamo mossi in fretta”.

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