Chelsea, super offerta in arrivo: partecipa anche Elliott

Il fondo anglo-americano che gestisce il Milan è pronto ad entrare in quota di partecipazione per un altro club calcistico europeo.

Dal 2018 il fondo d’investimento Elliott Management Corporation è entrato ufficialmente nel dorato mondo del calcio internazionale. La società della famiglia Singer ha scelto di acquisire le quote di maggioranza del Milan, dopo la fuga del cinese Yonghong Li.

Paul Singer
Paul Singer (foto CNBC)

L’intento del fondo è piuttosto chiaro: rimediare al bilancio del Milan, rimettere in sesto i conti e valorizzare l’asset attraverso investimenti tecnici importanti ed il ritorno a grandi risultati.

Tutti obiettivi alla portata della virtuosa gestione Elliott, che però tra non molti anni rimetterà in vendita le quote dell’A.C. Milan. Il fondo anglo-statunitense infatti ha come obiettivo principale quello di ottenere una plusvalenza sul proprio asset, rivendendo il club rossonero a cifre convenienti.

Una cordata a Londra con Elliott e Candy

Le strategie di Elliott nel mondo del calcio appaiono vincenti e produttive, come dimostra per l’appunto l’affare e la gestione del Milan. Non a caso in queste ore si sta cominciando a parlare di un altro investimento che la famiglia Singer sarebbe intenzionata a mettere a punto sempre in questo sport di rilevanza mondiale.

Secondo CalcioeFinanza.it il fondo sarebbe entrato in un affare con quota di partecipazione per rilevare niente meno che il Chelsea. Il noto e ricco club inglese, campione in carica della Champions League, è stato messo in vendita da Roman Abramovich dopo le vicende legate alla guerra russo-ucraina.

La stampa britannica parla dell’inserimento di Paul Singer per questo affare, sostenendo il patrocinatore principale, ovvero il magnate Nick Candy. Si tratta di un miliardario inglese, tifosissimo proprio del Chelsea, che si è arricchito nel business degli appartamenti di lusso.

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Nick Candy al centro (©LaPresse)

Per acquisire il Chelsea, la cordata dovrà raggiungere la cifra di 3 miliardi di sterline chiesta da Abramovich per trattare la cessione delle quote di maggioranza. Certamente la forza economica di Candy e del fondo Elliott non sembra voler tentennare e dunque poter raggiungere tale richiesta.

Inoltre la partecipazione di Elliott nel Chelsea sarebbe al di sotto della soglia considerata dalla UEFA come problematica in relazione alla doppia proprietà di club. Inoltre, non avrebbe diritto di voto o di governance. C’è chi giustamente ricorda l’operazione fatta con il Milan e con mister Li nella primavera 2017, quando Elliott finanziò gran parte dell’investimento rossonero, per poi rivalersi dei propri crediti un anno dopo, alle difficoltà finanziarie del cinese.

La famiglia Singer sarebbe dunque solo un investitore di minoranza, partner dell’acquisizione ma certamente fondamentale per la buona riuscita dell’affare.

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