Cessione Milan, l’esperto è cauto: “Non sarà un nuovo PSG”

La parola all’esperto di calcio e finanza sulla cessione delle quote di maggioranza del Milan. Non si prospettano investimenti top.

Tante le voci e le speranze sul futuro passaggio di proprietà del Milan. Il fondo Investcorp ha l’esclusiva a trattare con la famiglia Singer per le quote di maggioranza.

casa milan
Sede di Casa Milan (©LaPresse)

La società originaria del Bahrein è pronta ad investire 1,1 miliardi di euro per l’acquisizione delle suddette quote. Cifre che fanno sognare i tifosi milanisti, i quali sperano che nel prossimo futuro i gestori del Milan possano spendere facilmente e riportare il club ai livelli vincenti di un tempo.

Ma i più esperti faticano ad essere così ottimisti. Come Carlo Festa, noto giornalista de Il Sole 24 Ore che si occupa principalmente del connubio calcio-finanza. Il cronista ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo, parlando con una certa cautela dei progetti eventuali degli arabi.

Progetto simile a Elliott: investire nel Milan per fare plusvalenza

Chi si aspetta investimenti ultra-milionari sul mercato resterà deluso. Questo il succo del discorso di Festa: “Investcorp è sicuramente un fondo importante, con partecipazioni ricche ed un ottimo patrimonio. Ma non stiamo parlando dei qatarioti del PSG, non c’è la possibilità di buttare denaro dalla finestra”.

Niente a che vedere dunque con gli investimenti arabi di Parigi. Festa parla di quello che sarà il progetto finanziario di Investcorp: “Se diventerà proprietario, credo terrà il Milan per una decina d’anni, non oltre. Sicuramente potrà investire più di Elliott, che ha speso 750 milioni per mettere a posto i conti del club. Il piano sarà diverso per fare grande la squadra, ma come progettualità non vedo grosse differenze dai Singer”.

Gli aggiornamenti sulla trattativa per la cessione: “Mi sembra sia tutto a buon punto, una trattativa concreta. Ma ancora non è fatta, va prima attesa l’ufficialità dell’accordo. Investcorp sta facendo le verifiche del caso, vuole capire se, spendendo 1,1 miliardi, potrà fare plusvalenza e ottenere guadagni tra dieci anni. Altrimenti non sarà un’operazione utile per loro. Molto dipenderà dalla questione stadio, che certamente sposta l’ago della bilancia”.

Dunque Festa ha fatto chiarezza sia sull’affare in corso, sia sugli eventuali piani sportivo-finanziari del fondo arabo. Il Milan certamente passerà in mani solide e con la volontà di creare un club vincente. Ma, ribadiamo, chi si aspetta subito colpi alla Messi o alla Neymar deve fare un passo indietro con la fantasia.

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