Ibrahimovic, il futuro non è scritto: suggestione Champions

Per Ibrahimovic questo finale di stagione è molto importante per più motivi: ci tiene tanto a vincere lo Scudetto con il Milan.

Se la squadra di Stefano Pioli è arrivata a giocarsi la vittoria della Serie A è merito di un percorso iniziato nella stagione 2019/2020. Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic nel gennaio di due anni fa è stato un tassello molto importante.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic (©LaPresse)

I primi mesi erano stati abbastanza fallimentari, con Marco Giampaolo presto esonerato e uno Stefano Pioli che aveva bisogno di leader per guidare il gruppo. Paolo Maldini, Frederic Massara e Zvonimir Boban gli portarono Ibrahimovic e Kjaer, elementi di esperienza che si sono rivelati decisivi nel cammino del Milan.

L’allenatore è stato bravo a valorizzare il gruppo a sua disposizione, inizialmente un po’ dipendente dallo svedese ma poi in grado di fare prestazioni e risultati anche in sua assenza. Tutti sono cresciuti in questi anni e il Diavolo è ormai pronto a fare a meno di Ibra, il cui contratto scade a fine giugno 2022.

Milan, Ibrahimovic tra rinnovo e ritiro: quale futuro?

Ibrahimovic nel 2019 giocava nei Los Angeles Galaxy in Major League Soccer e pensava già al ritiro. Mino Raiola lo convinse a non smettere di giocare negli Stati Uniti e a fare ritorno in Europa per dimostrare di essere ancora un campione. Zlatan chiese al suo agente di trovargli una sfida che gli desse adrenalina. Inizialmente si accordò col Napoli, ma l’esonero di Carlo Ancelotti fece saltare tutto.

Quando il 22 dicembre 2019 il Milan perse 5-0 contro l’Atalanta a Bergamo, lo svedese chiamò Raiola e gli disse: “Mino, riportami al Milan. Lo ritiro su”. Come raccontato anche oggi da La Gazzetta dello Sport, l’impatto di Ibra al ritorno a Milanello è stato incredibile. Da subito si è messo a stimolare i compagni a dare il massimo e a onorare la maglia.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic (©LaPresse)

Non si tirò neppure indietro dall’affrontare Ivan Gazidis quando non era chiaro se Pioli sarebbe stato confermato (c’erano voci su Ralf Rangnick) e su che direzione avrebbe preso il Milan del futuro. Il 23 maggio 2021 i rossoneri si sono giocati la qualificazione in Champions League proprio a Bergamo e senza di lui, che però è entrato nello spogliatoio e ha detto: “Vi ricordate quando vi ho chiesto chi ha già giocato in Champions? Con questa partita potete cambiare la risposta”. Uscendo poi ha mostrato sicurezza: “Vinciamo sicuro” e difatti arrivò una vittoria contro l’Atalanta.

Prima di Verona-Milan della scorsa domenica ha detto altre importanti al gruppo: “Il Milan ricordano solo chi vince. Ci mancano poche partite per farci ricordare”. In questo fine settimana la squadra si ritrova di fronte l’Atalanta e può cucirsi addosso un pezzo di Scudetto, in attesa che l’Inter giochi a Cagliari.

A San Siro sarà fondamentale vincere, anche se di fatto i rossoneri potrebbero permettersi anche un pareggio indipendentemente al risultato dell’Inter. Anche se i nerazzurri dovessero vincere in Sardegna, poi all’ultima giornata basterebbe battere il Sassuolo a Reggio Emilia per aggiudicarsi il tricolore. Infatti, in caso di arrivo a pari merito sarebbe il Diavolo ad avere la meglio grazie agli scontri diretti.

La vittoria dello Scudetto rappresenterebbe il compimento di una missione per Ibrahimovic, tornato al Milan per riportarlo in alto. Dopo aver contribuito al ritorno in Champions League, vorrebbe completare l’opera con un trofeo importante e che manca da undici anni.

Zlatan potrebbe uscire di scena da vincitore, ritirandosi da campione d’Italia. Ma non è ancora detto. A fine stagione deciderà. Il Milan è pronto a parlare con lui e a fare una scelta condivisa. Il fatto di avere ripetuti problemi fisici non aiuta Ibra a pensare di continuare a giocare, però non bisogna dare per scontata la decisione di appendere le scarpe al chiodo.

Ha ammesso di avere paura di smettere e non è escluso che possa concedersi un’altra stagione, così da disputare di nuovo la Champions League insieme ai suoi compagni. La squadra non ha superato la fase a gironi in questa annata e nella prossima vorrà andare più avanti nella competizione. È un obiettivo che può dare ulteriori stimoli a Zlatan.

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