Shevchenko: “Volevo arruolarmi ma la cosa migliore è un’altra”

L’ex centravanti del Milan ha spiegato in che modo sta provando ad aiutare il suo Paese da due mesi a questa parte

La guerra in Ucraina è una questione tutt’altro che risolta e che sta mettendo a dura prova le forze del paese attaccato. Sono ormai già due mesi e mezzo che il conflitto persiste e non si vede via di uscita.

Profondamente colpito è ovviamente l’ex attaccante del Milan, nonché ex ct della nazionale ucraina, Andriy Shevchenko. L’allenatore è intervenuto ai microfoni di Ladbible Tv per spiegare i suoi sforzi per aiutare il proprio paese. Queste sono state le sue parole: “Ho pensato tante volte di andare a combattere, ma probabilmente non era la soluzione migliore. La soluzione migliore è usare le mie connessioni, iniziare a parlare della guerra, contribuire con aiuti umanitari, aiutare i rifugiati, creare i programmi (di sostegno) e parlare con le organizzazioni caritatevoli. Ed è quello che ho fatto negli ultimi due mesi”.

Nel mese di marzo, tra l’altro, Sheva aveva deciso di ospitare alcuni bambini rifugiati nella sua casa di Londra, oltre ad aver contribuito a portare nel Regno Unito 150 bambini in fuga in fuga dal proprio territorio. L’ex rossonero sta tentando in tutti i modi di fornire un aiuto alla sua patria e fino ad ora ha già fatto molto.

 

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