RedBird e il modello Moneyball: “Per vincere non serve spendere tanto”

Le dichiarazioni del fondo americano, interessato ad acquisire il Milan, spengono già i sogni di gloria di moltissimi tifosi.

Da giorni si parla con insistenza di un vero e proprio duello per l’acquisizione delle quote di maggioranza del Milan. Due offerte estere che la proprietà Elliott Management sta valutando con attenzione.

casa milan
La sede di Casa Milan (©LaPresse)

Da una parte la nota offensiva di Investcorp, la cordata araba che avrebbe messo sul piatto ben 1,18 miliardi di euro per ottenere il sì immediato di Elliott. Ma cresce anche la possibilità di vedere un Milan ancora a stelle e strisce, grazie alla proposta presentata da RedBird Capital.

Il fondo statunitense si è inserito nelle trattative. Si parla di 1 miliardo tondo tondo messo sul piatto per l’acquisizione delle quote Milan. Cifra inferiore a quella proposta da Investcorp, ma che sembra convincere un po’ di più la famiglia Singer, forse per la conoscenza specifica della società fondata a Dallas.

Il fondatore Cardinale spegne gli entusiasmi

I tifosi del Milan sognano ad occhi aperti. Una cessione da parte di Elliott ad uno di questi fondi interessati potrebbe significare un arricchimento delle risorse ed uno sviluppo ancor maggiore a livello internazionale. E di conseguenza un budget di mercato da capogiro per rinforzare la squadra.

A spegnere però gli entusiasmi c’ha pensato ieri Gerry Cardinale, fondatore e presidente di RedBird. Il manager americano, intervenuto al podcast Are You Not Entertained, ha parlato della strategia della sua società negli investimenti e nello sviluppo di un asset. Anche nel mondo dello sport.

Prima di effettuare i nostri investimenti nel calcio europeo, ovviamente abbiamo fatto ricerche e studi davvero approfonditi sui club e sul mercato. Ci siamo convinti che non c’è bisogno di spendere una grande quantità di denaro per vincere. Serve intelligenza, per poter vincere ed allo stesso tempo non sacrificare liquidità sul mercato e su investimenti costosi. E questo è fondamentalmente il concetto di Moneyball. Io ci credo.

Cardinale ha sintetizzato un pensiero legato all’autofinanziamento ed alla ricerca del talento, sposando la politica di Elliott Management. L’attuale proprietà del Milan effettivamente negli ultimi anni ha gestito il club senza spendere cifre impossibili sul mercato, puntando sull’area scouting e sulla crescita di giovani al fianco di elementi più maturi. E sta lottando per lo Scudetto con una squadra forte e poco costosa.

Moneyball è per l’appunto la strategia, molto americana nello stile e nello sviluppo, di ricerca degli elementi tecnici giusti attraverso un software approfondito, un database che sappia confrontare dati e statistiche dei giocatori e reperire le occasioni migliori sul mercato. Non a caso l’ideatore di questa teoria, Billy Beane, fa parte della cordata RedBird.

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