Milan, infermeria (quasi) vuota: la strategia per limitare gli infortuni

Il Milan è riuscito nell’impresa di calare il numero degli infortuni muscolari durante la stagione: ecco come ci è riuscito.

Stefano Pioli ha finalmente un’arma in più per il finale di stagione, in piena lotta Scudetto e con un solo punto da prendersi per raggiungere l’obiettivo. Ovvero la rosa (quasi) al completo.

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Allenamento a Milanello (©Ansa Foto)

Una delle costanti della gestione Pioli dal 2019 ad oggi è stata l’infermeria piena. Ogni settimana a Milanello si contavano numerosi calciatori fermi ai box. Problemi muscolari, risentimenti, strappi o lesioni. Insomma, una miriade di problemi fisici che hanno ostacolato la crescita della squadra.

Ma il Milan di oggi finalmente può contare su uno stato di forma decisamente migliore. Lo dicono i numeri proprio riguardanti gli stop muscolari e fisici: a parte i dolori cronici o le operazioni chirurgiche obbligatorie, Pioli ha visto ridursi sostanzialmente la conta degli indisponibili negli ultimi mesi.

Da gennaio spariti i lunghi stop muscolari: ecco come

Come scrive oggi La Repubblica, con un’analisi approfondita sui metodi di lavoro a Milanello, il Milan da gennaio 2022 non è più vittima di stop continui e numerosi come accaduto invece in precedenza. Pioli ed il suo staff, sia tecnico che sanitario, puntano molto sul morale del gruppo, sull’intensità dosata degli allenamenti e si rischia di meno a livello atletico.

Basta dare un’occhiata ai numeri. Escludendo i 7 interventi chirurgici obbligati (Ibrahimovic, Kjaer, Maignan, Tomori, Florenzi due volte e Plizzari) ed i problemi cronici al tendine di Bakayoko, in stagione si sono ridotti drasticamente gli stop di natura muscolare. Le lesioni sono scese a quota 13 in totale, mentre in passato si viaggiava ad una media di 18 stop muscolari all’anno.

Dunque solo il 30% degli infortuni in casa Milan nella stagione 2021-2022 è legato a cause non croniche o chirurgiche. Ed il 10% di questi stop erano dovuti alle positività al Covid-19, altro ostacolo che soprattutto nel mese di novembre ha messo i bastoni tra le ruote.

Ma come è riuscita MilanLab a migliorare una situazione così critica? Le innovazioni strategiche e terapeutiche sono state fondamentali. Come l’alimentazione personalizzata dal nutrizionista per ogni calciatore, i sofisticati macchinari Dexa per il calcolo della massa grassa e magra. O ancora la distribuzione sempre più scientifica dei carichi di lavoro, il potenziamento del settore fisioterapia e la riabilitazione meticolosa.

Insomma, il Milan è in testa alla classifica e vicino ad un traguardo enorme anche grazie a questo lavoro dietro le quinte. Una fatica che permetterà a Pioli di schierare la miglior squadra possibile anche nell’ultimo atto a Reggio Emilia.

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