Maldini sul rinnovo: “Mai parlato con Elliott, lo trovo poco rispettoso”

Paolo Maldini ha parlato con una certa sorpresa del suo rinnovo di contratto, che non è ancora arrivato né stato discusso.

Il segreto del successo di questo Milan è sicuramente il lavoro dietro le quinte della società. In particolare dei dirigenti operativi, coloro che ogni giorno si impegnano a migliorare la squadra e ad appoggiarla durante ogni sessione d’allenamento.

Maldini Paolo
Paolo Maldini (©LaPresse)

Paolo Maldini, in quanto direttore dell’area tecnica, ha un gran merito in tutto ciò. Sia per la sua intelligenza calcistica, apportata anche nell’impegno dirigenziale. Sia per l’esperienza vitale che detiene tra le mura di Milanello, praticamente la sua seconda casa.

Eppure il futuro professionale di Maldini e del suo braccio destro Frederic Massara sono ancora in bilico. I contratti dei due dirigenti sono in scadenza, entrambi a fine giugno prossimo. L’ex capitano non è apparso contento della situazione, come ammesso nella lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Maldini e Massara in scadenza, ma nessun contatto con Gazidis

Se si parla di progetto futuro nel Milan, Maldini non può non andare cauto. Lui e Massara hanno tracciato una linea, investendo pochi soldi su calciatori affidabili e cresciuti in maniera esponenziale.

Questi i dettagli della sua gestione: “Dal 2019 a oggi abbiamo preso 21 giocatori. Un mix di ragazzi esperti e molti giovani. Io e Massara abbiamo raccontato a ognuno di loro la storia di un progetto che poi si è realizzato. Dunque siamo stati credibili e questa è una parte importante del nostro successo. Se posso far risparmiare il club lo faccio. E questo ha fatto si che la mia visione è completamente cambiata. Ho capito che ai giovani devono essere date delle opportunità. Però è necessario far sentire loro la fiducia soprattutto nei momenti difficili”.

Ma di rinnovo contrattuale per i due dirigenti non si parla. Preludio ad un addio al Milan? “Siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato. Devo dire che per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi. Dico solo a parlare. Perché loro potrebbero anche dirci “il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare”. O può essere che io dica “la vostra strategia non mi piace”. Come ho detto a suo tempo a me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene”.

Un messaggio chiaro e tondo quello di Paolo Maldini, che si aspettava forse maggior considerazione da parte di Elliott e di Ivan Gazidis. Ma non è escluso che sia stato messo tutto in stand-by in attesa del passaggio di proprietà a RedBird Capital.

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