Pato, Tevez e il Psg: “Com’è andata davvero”, la verità 10 anni dopo

L’ex attaccante rossonero ha rivelato il retroscena del 2012 della trattativa con il club francese, e non solo

Alexandre Pato ha scritto una lettera molto lunga a The Players Tribute, nella quale ha ripercorso ogni singolo istante della propria carriera calcistica, andando a raccontare tantissimi retroscena.

Alexandre Pato
Alexandre Pato (©LaPresse)

Leggendo la lettera si scopre la verità su tutto il suo percorso e sulle problematiche che gli hanno impedito di arrivare davvero al top. Tra i tanti episodi raccontati c’è anche quello del suo arrivo al Milan, nel gennaio del 2008. Queste le sue dichiarazioni al giornale sui primissimi momenti in rossoneri: “Sarei potuto andare al Barcellona, all’Ajax, al Real Madrid. Perché il Milan? Veh, lasciate che vi faccia una domanda. Avete mai giocato con il Milan alla PlayStation? Erano incredibili!!! Kaka, Seedorf, Pirlo, Maldini, Nesta, Gattuso, Shevchenko… Sheva era inarrestabile! Il Fenomeno, il VERO Ronaldo. Avrei potuto giocare con lui. Che formazione”.

L’ex attaccante del Diavolo ha poi parlato dell’episodio di qualche anno più tardi, quando è stato vicino alla cessione: “Avrei dovuto dire a tutti la verità. Ricordate la storia del Psg? Galliani era in Inghilterra per prendere Tevez e il Psg mi fece un’offerta incredibile. Io volevo andare – lì c’era Ancelotti – ma Silvio mi disse di rimanere. Ero infortunato, quindi i tifosi pensarono ‘Oooh Pato non è voluto andare via! Con Tevez avremmo vinto!’ Anche la stampa era impazzita. Io pensavo ‘Cosa? Io volevo andare! Ho saltato la coppa del Mondo 2010. La storia del Psg venne fuori a gennaio 2012. Non stavo praticamente giocando. Mentalmente ero distrutto. Ero il grande flop, il ragazzo con un sacco di soldi, quello che anche i tifosi volevano dare via.

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