Milan, il Closing non è un problema per il mercato: ci pensa Gazidis

Il programma del club rossonero è davvero ampio ma Cardinale al momento resta negli States: la situazione 

Rinnovi in dirigenza con Maldini e Massara in attesa, operazioni di mercato in entrata imminenti e programmazione futura. L’agenza del Milan è piena zeppa di impegni eppure RedBird in questo momento non è presente.

Ivan Gazidis
Ivan Gazidis (©LaPresse)

Non è infatti in programma a breve un ritorno a Milano di Gerry Cardinale, il CEO del fondo statunitense diventato proprietario del club rossonero da poco. Nonostante le tante faccende da risolvere in questo mento la società farà a meno di lui, che attualmente è intenzionato a restare negli Stati Uniti. La firma sul preliminare d’acquisto (signing), ufficializzata l’1 giugno, ha archiviato la prima importante fase, ma i contratti dei dirigenti non possono essere considerati cosa da poco.

Il 30 giugno effettivamente scadono quelli di Paolo Maldini e Ricky Massara. Non ci sono ovviamente dubbi sulla permanenza del direttore tecnico e sportivo dei rossoneri, a sentire anche le dichiarazioni di Cardinale al Financial Times sul colloquio avuto a casa Maldini. Va detto che le firme possono arrivare anche senza la presenza di Cardinale a Milano, e che inoltre fino al closing il potere di firma resta nelle mani di Elliott, e del suo amministratore delegato Ivan Gazidis.

Sarà infatti la famiglia Singer ha formalizzare i vari contratti della dirigenza e dei nuovi acquisti. Teniamo conto che sono imminenti anche quelli di Moncada, Origi e probabilmente Renato Sanches. Serve solo la condivisione del progetto fra acquirente e venditore, perché l’ultima parola, questa sì, spetta a Cardinale. La dead line resta la fine di giugno e nel frattempo Cardinale osserva tutto da New York.

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