Milan, l’acquisto di Ziyech entro il 2 luglio: il motivo

Felice Raimondo, esperto di finanza nel calcio, spiega il motivo per cui il Milan dovrebbe acquistare i calciatori esteri entro il 2 luglio…

Ha infiammato gli animi la recente notizia dell’avanzata del Milan per Hakim Ziyech. Adesso, il calciatore marocchino è un concreto obiettivo di mercato dei rossoneri. Iniziata già la trattativa con il Chelsea per l’acquisto del trequartista. Maldini e Massara stanno lavorando alla soluzione del prestito, ma c’è tanta fiducia per la riuscita dell’affare.

Hakim Ziyech
Hakim Ziyech (©LaPresse)

Stavolta, i blues sono maggiormente intenzionati a cedere il marocchino, elemento ormai ridondante della rosa di Tuchel. Sappiamo che il Milan aveva tentato l’affondo già l’estate scorsa, quando le pretese economiche del Chelsea si aggiravano attorno ai 40-45 milioni di euro. La formula del prestito potrebbe adesso accontentare tutti, ma rimarrebbe da sciogliere il nodo sull’ingaggio.

Attualmente, il giocatore guadagna 6 milioni di stipendio a stagione. Un cifra che il Milan non vuole e non può concedere. Il tetto ingaggi del club rossonero è molto rigido, ma Maldini e Massara potrebbero puntare sul Decreto Crescita per far quadrare i conti. Attenzione però, perchè come riportato da Felice Raimondo, se il Milan vorrà sfruttare i benefici del Decreto Crescita sui prossimi acquisti dovrà prendere i giocatori entro il 2 luglio.

Milan, deadline per il Decreto Crescita: i motivi

Felice Raimondo, esperto di finanza calcistica, ha spiegato perché entro il 2 luglio il Milan dovrebbe chiudere l’acquisto di Hakim Ziyech o degli altri giocatori esteri. In buona sostanza, come previsto dalla normativa, qualsiasi squadra che acquisterà un giocatore dopo il 2 luglio non potrà contare sui benefici del Decreto Crescita per quella stagione.

Ciò significa che se il Milan vorrà sfruttare il Decreto Crescita per Hakim Ziyech o qualsiasi altro nuovo acquisto per la stagione 2022/23 dovrà farli firmare entro il 2 luglio, altrimenti i benefici non sarebbero applicabili fino al 2023. Difatti, spiega la normativa, il periodo d’imposta per una persona fisica coincide con l’anno solare e questa deve trascorrere 183 giorni in Italia per beneficiare del Decreto.

Pertanto un giocatore che si è trasferito in Italia dopo il 2 luglio non potrà essere considerato residente per la maggior parte dell’intero anno fiscale. Importante la precisazione secondo cui l’anno successivo non rappresenta la stagione successiva (2023-24). Quindi, slittando l’acquisto a dopo il 2 luglio, il club di calcio inizierà a godere dei benefici a partire dal 1 gennaio 2023. Soltanto sei mesi di stagione saranno senza sgravi fiscali.

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