L’ipotesi di Tuttosport: “Maldini, possibile clausola nel contratto”, i dettagli

Le ultime sul rinnovo tanto atteso di Paolo Maldini, che entro la prossima settimana dovrà siglare il prolungamento con il Milan.

Saranno giorni caldissimi dalle parti di Casa Milan, e non soltanto per via delle temperature in aumento di questa torrida estate. Bensì si dovranno affrontare temi e questioni scottanti.

Paolo Maldini
Paolo Maldini (©LaPresse)

Oltre alle trattative di calciomercato, ormai entrato nel vivo, si parlerà forzatamente del rinnovo di Paolo Maldini. Una esigenza in casa milanista, per poter dare continuità al progetto tecnico-sportivo avviato con la proprietà Elliott Management.

Un rinnovo che sta tardando per diverse motivazioni. Secondo la ricostruzione di Tuttosport rielaborata nell’edizione odierna, Maldini non è propriamente soddisfatto del contratto e delle condizioni poste dall’attuale proprietà assieme all’a.d. Ivan Gazidis. I rapporti tra le parti si sono raffreddati ed andrà in scena una stretta di mano determinata ma poco serena.

Maldini ed il retroscena con Investcorp: c’era un accordo tra i due

Pare dunque che la fumata bianca sul rinnovo arriverà in questi giorni, intorno alla fine del mese di giugno. Il problema è che Maldini troverà un ruolo ancora poco centrale nella gestione del Milan in questi mesi. Oltre al fatto che non verrà accontentato sul budget: il direttore dell’area tecnica si aspettava una cifra importante da spendere sul mercato, invece non potrà arrivare ai 3-4 colpi esosi su cui si è lavorato.

Ecco perché spunterebbe, secondo la ricostruzione di Tuttosport, una clausola all’interno del nuovo contratto di Maldini. Una postilla voluta appositamente da Maldini che potrebbe scattare non appena si formalizzerà il cambio di proprietà, con l’avvento a tutti gli effetti del fondo RedBird. Sotto la guida di Gerry Cardinale l’ex capitano pretende maggiori poteri e decisionalità nell’area sportiva, oltre che la gestione di un budget certamente superiore.

Altra indiscrezione fuoriuscita è quella di un accordo che Maldini aveva già trovato, in maniera informale, con il fondo Investcorp. La società araba, originaria del Bahrein, stava trattando l’acquisizione del Milan prima dell’inserimento di RedBird. Gli arabi avevano già contattato Maldini proponendogli un ruolo da plenipotenziario all’interno del management, con la conferma automatica dei suoi ‘aiuti’ Ricky Massara e Geoffrey Moncada.

Ma Investcorp si è tirato indietro sul più bello, permettendo a Cardinale di chiudere per l’acquisto delle quote di maggioranza. Anche il manager italo-americano intende affidarsi alle competenze di Maldini per il futuro del Milan, ma andranno rivisti gli accordi e le mansioni.

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