Origi: “Maldini e Massara decisivi per la mia scelta. De Ketelaere? Mi fido di loro”

Oggi Divock Origi verrà presentato ufficialmente alla stampa come primo acquisto del Milan per la stagione sportiva 2022-2023.

Tempo di presentazioni ufficiali in casa Milan. Oggi, come da prassi, il club rossonero organizzerà una conferenza stampa per dare di fatto il benvenuto al primo colpo di mercato estivo.

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Divock Origi (Foto AC Milan)

I cronisti potranno interagire per la prima volta direttamente con Divock Origi. Ovvero l’attaccante belga arrivato a parametro zero dopo la scadenza di contratto con il Liverpool.

La scorsa settimana Origi è sbarcato a Milanello per visite mediche e firma. Oggi alle ore 14.00 la conferenza di presentazione a Milanello, con le prime curiosità sul suo approdo in rossonero e, probabilmente, sull’infortunio che lo terrà fuori ad inizio preparazione.

Seguite il LIVE della presentazione di Origi con noi!

Le parole di Origi nella conferenza a Milanello

Se ha sentito vibrazioni nel match di Champions a San Siro tra Milan e Liverpool: Assolutamente si. Ho sentito tutte queste vibrazioni. Ho sentito la storia, la cultura, l’entusiasmo. E per noi stessi che abbiamo avuto l’onore di giocare alla Scala del Calcio. Anche quando il Milan ha segnato si è sentito un unione tra tifosi, giocatori e club. Ed è questo che fa grande un club”.

Lui come Giroud, con la prerogativa di segnare gol in partite importanti: “Ho seguito tutto il percorso della Serie A, del Milan. Ho visto i gol che Giroud ha fatto in gare cruciali, come contro l’Inter. Noi come attaccanti dobbiamo prepararci a dare il colpo decisivo nelle partite. Dobbiamo essere bravi a recuperare dai cali fisici o dagli infortuni. La continuità nella preparazione ti da il frutto di quello che hai fatto. Ed è quello che mi prefiggo sempre di fare”.

Perché ha scelto il Milan e a quale giocatore rossonero gli piacerebbe ispirarsi: “Abbiamo cominciato ad avere dei contatti verso la fine della stagione, ma in quel momento ero concentrato sul Liverpool. Dopo la fine della stagione ho capito il progetto del Milan e lì ho capito di volerne fare parte. C’è una grande tradizione qui, che si tramanda di generazione in generazione. Come amante del calcio non potevo che essere contento della possibilità di arrivare al Milan. Ma sono tanti i grandi calciatori che hanno fatto la storia del Milan. Pensiamo a Van Basten, Shevchenko, Inzaghi. E fanno parte di una cultura davvero speciale che è quella del Milan. Si può prendere ispirazione da qualsiasi grande campione. Non soltanto attaccanti, ma anche centrocampisti o difensori. Posso imparare anche da ciò che è fuori dal mondo del calcio”.

Cosa può dare al Milan oltre all’esperienza in Champions League: È molto importante riuscire ad avere un ruolo decisivo per la propria squadra. Per me è molto importante il percorso di crescita e sviluppo e quindi la continuità negli allenamenti e nelle partite. Così potremmo arrivare a risultati meravigliosi. L’obiettivo è quello di condividere con la squadra per dare gioie a tutti i tifosi”.

Quanto è stato importante parlare con Maldini e Massara per prendere la decisione di venire al Milan?: Sicuramente è stato decisivo per me parlare con loro. E poi per me Paolo Maldini è il calciatore che fa parte della Hall of Fame dei calciatori, uno dei più forti al mondo di sempre. Anche il dirigente Massara per me è un fuoriclasse nel suo ruolo. Qui hanno fatto un grandissimo lavoro, e mi sento onorato di far parte di questo gruppo e di essere stato scelto”.

Come sta e come si fa a segnare così tanti gol nei derby: “Io direi che forse dall’esterno è apparsa questa situazione degli infortuni, ma penso di aver preso parte al successo del Liverpool sul campo. Gli infortuni mi sono serviti per prendere consapevolezza di me stesso. Io adesso mi sento benissimo, sento di avere il massimo dominio della mia fisicità. Per segnare nei derby bisogna vivere ogni partita come una sfida, ancor di più se la partita è speciale come un derby. Io non vedo l’ora di incontrare l’Inter”.

Qual è il divario con la Premier League e cosa può portare lui al calcio italiano: Sicuramente sono due leghe diverse, io ho avuto la fortuna di giocare in contesti nazionali diversi. Belgio, Inghilterra e adesso Italia. Il calcio italiano è molto intelligente, molto tattico. C’è molta competitività. Credo che in Premier ci sia molta più fisicità. Ma credo che qui posso imparare davvero tanto e nello stesso tempo portare la mia esperienza per aiutare la squadra”.

Il caloroso saluto dei tifosi del Liverpool e il nuovo rapporto con quelli rossoneri: Sono molto grato e riconoscente di quello che è stato il mio percorso. Di aver disputato la maggior parte della mia carriera da professionista del Liverpool. Quello che è più importante è massimizzare il proprio potenziale per essere al servizio del club, della squadra e dei tifosi. Ed è quello che voglio dare anche al Milan. Spero che riusciremo a dare quelle vittorie che la tifoseria tanto vuole. Sono molto contento dell’accoglienza dei tifosi”.

Se ha parlato con Pioli e con qualche compagno in particolare: Direi che mi piacciono tutti i miei compagni. Ho gradito la calorosa accoglienza, si sente e si vede quanto sono uniti dopo l’ultima stagione. Si ho parlato con Pioli, noi vogliamo mantenere la riservatezza dei nostri contatti. Quello che posso dire è che abbiamo tante ambizioni. Si percepisce il grande lavoro che ha fatto il mister, infondendo passione e voglia di dare il meglio. Voglio assorbire questo spirito per poi competere sul campo di gara”.

Due messaggi, uno per Lukaku, uno per la dirigenza su De Ketelaere: Ai manager del club non posso dire nulla. Qualsiasi decisione prenderanno mi sento in mani sicure. Per quanto riguarda Lukaku sicuramente rappresenta un valore aggiunto per la Serie A. Sarà bello giocare contro di lui”.

Come vorrà essere ricordato dai tifosi del Milan: “Darò sicuramente il mio meglio per fare contenti i tifosi e per condividere con loro la gioia e la bellezza del calcio. Speriamo di poter scrivere tante pagine di bella storia insieme”.

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