Baresi carica il Milan: “Deve alzare l’asticella, la Champions è il suo posto”

Dopo Maldini, anche Baresi ha commentato il sorteggio del girone di Champions League: ha fiducia nel Milan di Pioli.

Il Milan è abbastanza contento del gruppo E nel quale è stato sorteggiato in Champions League. L’avversaria più difficile da affrontare il Chelsea, però Salisburgo e Dinamo Zagabria sono abbordabili. La qualificazione agli ottavi è alla portata.

Franco Baresi
Franco Baresi (©Ansa Foto)

Franco Baresi ha parlato a Milan TV del girone che ha pescato la squadra rossonera: «Sentire la musichetta è sempre emozionante. Veniamo da una stagione splendida. Il Milan può presentarsi convinto della propria forza. Dobbiamo essere fiduciosi e incontrare tutte le rivali con spirito e determinazione. Possiamo fare bene».

Il vice-presidente onorario milanista si aspetta un gruppo ancora più forte nella nuova stagione: «Dobbiamo essere bravi ad alzare l’asticella. L’anno scorso il girone era quasi proibitivo. La vittoria dello Scudetto ha dato maggiore consapevolezza. Il Milan deve farsi valere anche a livello internazionale».

Lo storico numero 6 ha anche fatto una battuta su Arrigo Sacchi, premiato dalla UEFA: «Ho visto e salutato Sacchi, gli ho fatto i complimenti. Abbiamo fatto la storia con le idee e le innovazioni che è riuscito a trasmettere».

Anche Daniele Massaro era a Istanbul a rappresentare il Milan con Baresi e ha così commentato il girone dei ragazzi: «Partire dalla prima fascia ti permettere di prendere squadre molto forti. È un girone in cui i ragazzi possono fare molto bene. Un anno in più di esperienza in campo internazionale può consentire di essere protagonista. Questo è il posto del Milan, che vuole essere protagonista sempre. Questi ragazzi hanno fatto cose straordinarie in questi due anni e possono fare risultati importanti».

Pure Massaro ha parlato di Sacchi, ma anche di Carlo Ancelotti: «Arrigo mi ha insegnato a giocare a calcio, a cambiare il mio modo di giocare e di pensare. Gli devo tanto, devo ringraziarlo se ho ottenuto certi risultati. Con Ancelotti sono stato cinque anni in camera, abbiamo lottato insieme.».

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