Nuovo stadio, il piano alternativo di Cardinale: ultimatum al Comune

Le ultime novità sullo stadio futuro di Milan ed Inter, con Gerry Cardinale che ha già in mente le opzioni per l’impianto.

Da quando RedBird Capital Partners è ufficialmente divenuto il fondo proprietario del Milan, non si fa altro che parlare dei futuri progetti e delle strategie di crescita per il club.

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Lo stadio targato Populous (websource)

Uno dei punti focali di tale progetto riguarda certamente lo stadio del Milan. L’idea dei rossoneri, ormai da anni, è quella di abitare in un impianto ben diverso dall’attuale Giuseppe Meazza. Urge uno stadio moderno, in linea con i parametri top del resto d’Europa.

Un’idea condivisa da anni con l’Inter. L’altro club milanese infatti si è allineato al Milan; non a caso assieme hanno già lanciato il piano di un nuovo San Siro, che sorga al posto dell’attuale storico stadio, progettato dallo studio d’architettura Populous.

L’ok alla Cattedrale entro ottobre, altrimenti scatta il Piano B

Oggi la Gazzetta dello Sport aggiorna la situazione riguardo al nuovo San Siro. Il progetto per ora è in stand-by, per diverse motivazioni: il passaggio di proprietà nel Milan, i problemi legati alla pandemia Covid, le recenti elezioni comunali a Milano.

Ora è tempo di riprendere. Filtra ottimismo sull’ok definitivo da parte del Comune e del sindaco Giuseppe Sala, ma gli intoppi sono sempre dietro l’angolo, in particolare sul pubblico interesse dell’opera e per i riscontri negativi di alcuni membri politici e della cittadinanza.

Dovranno andare in scena diversi incontri in Comune prima del via libera al progetto de ‘La Cattedrale’ in zona San Siro. I club sono pronti a dare una sorta di ultimatum ai vertici cittadini: entro il mese di ottobre dovrà essere raggiunto l’accordo su cubature, pubblica utilità e fattibilità del progetto architettonico.

Ulteriori ritardi non saranno tollerati dal Milan e dalla proprietà RedBird. Non a caso Gerry Cardinale tiene sempre una porta aperta al Piano B. Ovvero l’opzione Sesto San Giovanni, comune nel quale il manager italo-americano è già stato di persona per verificare le zona dell’ex acciaieria Falck.

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Gerry Cardinale (©Ansa Foto)

Ovvio che costruire uno stadio da zero, in un Comune diverso da quello di Milano, potrebbe portare via del tempo prezioso al Milan ed al mastodontico progetto. Ma tutto dipenderà da Sala e dalla sua giunta per l’area di San Siro. L’intenzione è mettere la prima pietra per ‘La Cattedrale’ a fine stagione, con l’intento di veder sorgere lo stadio di Milan e Inter nel 2027.

L’alternativa Sesto resta concreta. In quel caso, come già risaputo, Cardinale ed il Milan agiranno in solitaria, senza l’appoggio o la condivisione del club nerazzurro.

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