Milan, per Elliott doppio problema dopo il closing: i dettagli

Elliott a settembre andrà per due volte in tribunale e per due motivazioni differenti: c’entrano Yonghong Li e Skye Blue.

Elliott Management Corporation ha ufficialmente venduto il Milan a RedBird Capital Partners, però il capitolo Milan non è chiuso. Non solo perché ha prestato dei soldi alla nuova proprietà per comprare il club, ma anche perché ci sono due cause legali in corso che riguardano comunque il Diavolo.

Gordon Singer
Gordon Singer (©LaPresse)

Il 13 settembre ci sarà un’udienza inerente le accuse di Blue Skye al fondo americano, del quale era socio nell’operazione al Milan. Insieme in Lussemburgo avevano creato la Project RedBlack, della quale la società dell’accoppiata Cerchione-D’Avanzo deteneva il 4,27%. Essa aveva in pegno le azioni del club dopo il prestito fatto a Yonghong Li nel 2017. Quest’ultimo possedeva il Diavolo tramite la Rossoneri Sports Investment Lux e ha perso tutto nell’estate 2018.

Blue Skye era praticamente azionista minoritario del Milan e ha fatto causa a Elliott per via della trattativa con RedBird, ritenendo che sia stata condotta con “malizia e inganno” ai fini di violare i suoi diritti da socio di minoranza. Elliott ha respinto le accuse, spiegando che tutto si è svolto nella maniera corretta. La società di Cerchione e D’Avanzo vuole bloccare la cessione del club. Aveva avviato una causa presso il Tribunale del Lussemburgo e un’altra al Tribunale di New York, poi si è rivolta al Tribunale di Milano con un procedimento cautelare.

Milan, Yonghong Li contro Elliott: la situazione

Elliott avrà un’udienza anche il 27 settembre in Lussemburgo, ma con Yonghong Li. L’ex presidente rossonero aveva ottenuto il sequestro cautelare di 364 milioni. Il suo obiettivo è ottenere dal fondo americano la differenza tra il valore del Milan nel momento in cui Elliott ne prese il controllo e il debito che lui aveva contratto con i Singer. Il tribunale ha quantificato questa differenza in 364 milioni.

Ovviamente Elliott si oppone e conta di non dover versare nulla a Yonghong Li, uomo d’affari cinese che dopo l’operazione Milan non ha fatto più parlare di sé per qualche attività imprenditoriale ma solo per questioni legate al club rossonero. Vedremo se riuscirà nel suo intento o se sarà l’hedge fund americano a spuntarla.

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