Le pagelle di Sampdoria-Milan 1-2: graffio Messias, Giroud trascina. Kjaer un lottatore

Le pagelle di Sampdoria-Milan 1-2: Messias inizio col botto, poi sale in cattedra Giroud che trascina. Leao doppio giallo sfortunato.  

Primo tempo di dominio del Milan, che passa in vantaggio con un’azione in cui partecipa di fatto tutto il reparto offensivo. Leao va via alla sua maniera in campo aperto, scambiano Giroud, De Ketelaere, e ancora Leao in area. L’azione la chiude Messias, che di piatto infila sul primo palo il portiere Audero.

Sampdoria-Milan
Sampdoria-Milan (©LaPresse)

Inizio secondo tempo shock per il diavolo. Già ammonito Leao prova la rovesciata, ma al posto del pallone prende in pieno Ferrari. Doppia ammonizione e rosso per il portoghese, che lascia i suoi in inferiorità numerica. Al primo affondo la Samp trova inoltre il gol dell’1-1, ma il Milan rimette il muso avanti con Olivier Giroud, quasi dal nulla. Il numero 9 colpisce di testa in area, ma sul suo tocco c’è un nettissimo fallo di mano. Lo stesso attaccante francese sul dischetto non sbaglia, dopo il penalty concesso al VAR. Finale di partita teso e combattuto, ma il diavolo pur con l’uomo in meno riesce a fare bottino pieno al Marassi di Genova.

Sampdoria-Milan, le pagelle

MAIGNAN 6,5 – Strepitoso l’allungo sul piazzato di Gabbiadini, reattivo nella ribattuta ancora dell’attaccante blucerchiato. Incolpevole sull’anticipo di testa di Djuricic sul primo palo.

CALABRIA 6 – Provvidenziale nel primo tempo sulla palla persa da Kalulu, nell’intervenire in un pericoloso 3 contro 3. Ottimo primo tempo, sia nelle giocate palla al piede che in marcatura. Disattento nel subire il tunnel che da il via al pari momentaneo della Doria, poi lotta con tutto il reparto per portare a casa il risultato.

KJAER 6,5 – Un vero lottatore.E’ tornata la colonna difensiva del Milan. Dopo aver pian piano ritrovato condizione – a meno di un anno dal grave infortunio subito.  Comanda la difesa per 90′, con la solita autorità, e ci mette una pezza nell’unica occasione pericolosa della Samp dopo il 2-1.

KALULU 6,5 – Perde un paio di palloni sanguinosi, poi torna a fare a sportellate con il suo gioco di anticipo. Importante la sua reattività nel finale concitato di partita, quando grazie alle sue caratteristiche fisiche riesce ad andare a pressare alto nei momenti di massimo affanno.

THEO HERNANDEZ 6,5 – Salva in area su Leris in scivolata, molto bene in diagonale difensiva. Si batte in difesa e quando parte crea sempre tanti pericoli. Dribbla e tocca molti palloni nella metà campo offensiva, variando posizione, ma mantenendo sempre alta l’attenzione in difesa.

POBEGA 6 – Tanti tocchi intelligenti e di qualità in fase offensiva e in impostazione, misti a qualche attimo ancora di eccessiva aggressività e fretta nel gestire la palla (VRANCKK 78′ – 6).

TONALI 6 – Ancora tante giocate di qualità e intensità. Intelligente nel gestire i ritmi, e nel coprire gli spazi. Prezioso, si sacrifica anche lui nel delicato finale di match, con la Samp tutta avanti alla ricerca del pari.

MESSIAS 7 – Propositivo fin dai primi minuti, è bravo a seguire l’azione del contropiede di Leao, e a chiudere con il piatto sul primo palo per l’1-0. Tante ottime giocate fino al cambio, per scelta tattica di Pioli (TOMORI 59′ – 6).

DE KETELAERE 5,5 – Partecipa ancora al primo gol del Milan, poi gli viene annullato per fuorigioco passivo quello che sarebbe stato il suo primo gol in rossonero. Gestisce male alcune ripartenze, poi tende ancora a scomparire con il passare del tempo, non riesce a incidere (BENNACER – 71′ – 6).

LEAO 5 – Il vantaggio parte, neanche a dirlo, da una sua galoppata a campo aperto. Due dribbling alla sua maniera, e poi in tandem con tutto il reparto offensivo confeziona l’1-0 di Messias. Ingenuità colossale nell’entrare in gioco pericoloso – già ammonito – di nuovo su Ferrari come nel primo tempo. Il portoghese si fa ammonire ancora, e lascia il 10 i suoi.

GIROUD 7 – Ha la grande occasione per il 2-0, ma Audero gli nega la gioia del gol. Si sacrifica in 10 contro 11, poi si conquista con un colpo di testa, un guizzo inaspettato, il rigore del 2-1. Penalty che batte lui stesso, freddissimo e ancora decisivo.

 

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