Cessione Milan, Blue Skye contro Elliott: le tre accuse

Blue Skye fa delle precise accuse a Elliott per quanto riguarda la cessione del Milan: domani ci sarà un’importante udienza.

La vendita del club rossonero a RedBird Capital Partners ha provocato una reazione inattesa da parte di Blue Skye, società che aveva affiancato Elliott Management Corporation nell’operazione Milan (crearono in Lussemburgo la Project RedBlack) e che di fatto era azionista di minoranza.

Gordon Singer Paul Gerry Cardinale
Gordon e Paul Singer con Gerry Cardinale (©LaPresse)

Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo hanno deciso di portare in tribunale l’hedge fund guidato da Paul Singer. Domani ci sarà un’udienza a Milano davanti al giudice Angelo Mambriani. Stando a quanto rivelato da La Repubblica, sono tre le accuse di Blue Skye.

  1. Non aver informato i soci.Blue Skye è stata tenuta scientemente all’oscuro del processo di cessione in corso” fino a quando Gordon Singer nell’aprile 2022 ha ammesso via mail che “il Gruppo Elliott aveva messo in vendita il club e aveva firmato un accordo di esclusiva con una società del Bahrein per un prezzo di 1,1 miliardi di euro“.
  2. Aver negato l’accesso ai documenti relativi alla vendita al rappresentante di Blue Skye in CdA: “Il processo di trasferimento delle azioni dell’AC Milan è stato deliberatamente nascosto nonostante le reiterate richieste di informazioni”. Per ricevere informazioni, è stato necessario rivolgersi al tribunale federale dello Stato di New York, che ha accolto il ricorso e ha stabilito che “RedBird e Elliott sono tenuti a riprodurre tutti i documenti in loro possesso“. Le due società, però, non hanno fornito quanto richiesto. Ciò viene visto come una “resistenza strenua che conferma ancora di più le gravi perplessità“.
  3. Aver messo in piedi un “vero e proprio abuso ordito a tavolino” da parte di Elliott per cercare di ingannare la UEFA, che impone che nessuno abbia controllo o influenza su più di una squadra che partecipa alle competizioni UEFA. C’è la vicenda Lille, che nel dicembre 2020 ha cambiato proprietà passando a Elliott tramite Merlyn Partners ScSp. Esiste il “rischio concreto che vengano comminate sanzioni“. Con la vendita il fondo americano “manterrebbe il controllo effettivo del Milan pur non possedendo formalmente due squadre che giocano in Champions League” perché “Elliott manterrà una partecipazione di minoranza tra il 30 e il 49%” e “continuerà a designare membri del CdA del Milan“.

Blue Skye spera che la vendita a RedBird Capital Partners possa essere bloccata, anche se ufficialmente il closing è avvenuto. Ritiene che Elliott abbia tenuto una condotta fraudolenta nell’operazione di cessione e chiede la nullità e l’inefficacia di tutti gli atti. La Gazzetta dello Sport spiega che nell’udienza a Milano verrà chiesto un provvedimento d’urgenza per inibire l’esecuzione degli accordi. L’affare viene considerato molto opaco da parte di Cerchione e D’Avanzo.

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